Reggio Calabria, varato il piano antimafia
Berlusconi: "Meno immigrati, meno crimine"
I ministri a Reggio Calabria per sconfiggere la ‘ndrangheta. Il Consiglio dei ministri ha dato via libera al piano straordinario per il contrasto delle mafie. Per l'agenzia nazionale che gestirà i beni sequestrati alla criminalità organizzata è stata scelta la strada del decreto legge. Il resto delle misure è invece contenuto in un ddl. "Meno immigrati, meno crimine"- “I risultati sui nostri contrasti all'immigrazione clandestina sono molto positivi” e questo è importante perché una “riduzione degli extracomunitari in Italia significa meno forze che vanno a ingrossare le schiere dei criminali”. A dirlo è il premier Silvio Berlusconi nel corso della conferenza stampa al termine del Consiglio dei ministri tenutosi a Reggio Calabria. Nella conferenza stampa al termine del Cdm, Berlusconi ha parlato del codice delle leggi antimafia: “Abbiamo fatto un grande lavoro per riassettare tutti gli impianti legislativi per combattere la criminalità organizzata. Il codice ha una veste utile ed efficace per tutti, forze di polizia e magistratura, per una maggiore attività di contrasto alla mafia”. Attività che, spiega, avrà tra i principali obiettivi la confisca dei patrimoni mafiosi. Facendo riferimento ai fatti di Rosarno, il premier spiega: “I risultati sui nostri contrasti all'immigrazione clandestina sono molto positivi e una riduzione degli extracomunitari in Italia significa meno forze che vanno a ingrossare le schiere dei criminali”. Ma il governo chiede anche il sostegno economico all'Europa nel contrasto all'immigrazione clandestina: “Stiamo facendo un'azione molto forte nei confronti dell'Unione europea che deve caricarsi il costo della vigilanza che la Libia e altri Paesi sopportano per fermare e rimpatriare gli immigrati”. "Mio consenso al 68%”- I dati degli ultimi “sondaggi Eurispes” danno un gradimento al governo del 51%, un “record” per un Esecutivo soprattutto in un periodo di crisi economica. Per quanto riguarda il presidente del Consiglio il consenso è “addirittura imbarazzante” visto che è al “68%”: numeri “davvero eccessivi”. Lo ha detto il premier Silvio Berlusconi nel corso della conferenza stampa al termine del Consiglio dei ministri tenutosi a Reggio Calabria. “Giustizia niente scontri”- “Da parte nostra non c'è nessuna volontà di avere uno scontro con le istituzioni. Non c'è nessuna volontà. Se poi le nostre parole sono fraintese, questa è un'altra cosa”. Lo afferma il premier Silvio Berlusconi nel corso di una conferenza stampa rispondendo a chi gli chiede se secondo lui non ci sia uno scontro tra le istituzioni. Basta lavoro nero- Via libera del consiglio dei ministri al piano straordinario Sacconi contro il lavoro nero in Calabria, Campania, Puglia e Sicilia. Una «operazione a tappeto» che si è resa necessaria dopo i fatti di Rosarno: 550 gli ispettori coinvolti che effettueranno controlli in 20 mila aziende. Nel mirino i settori dell'agricoltura e dell'edilizia. La task force che effettuerà i controlli sarà formata da ispettori del Lavoro, Inps e militari dell'Arma dei Carabinieri. Agricoltura: Le ispezioni riguardano in particolare l'uso di mano d'opera anche stagionale, il fenomeno del caporalato e le truffe ai danni dell'Inps attraverso fittizi rapporti di lavoro, attività gestita prevalentemente dalle organizzazioni criminali. Obiettivo: verificare 10 mila aziende agricole (2 mila in Calabria, 2.500 in Campania, 3.000 in Puglia e 2.500 in Sicilia). Edilizia: Le ispezioni riguarderanno sia gli appalti privati che quelli pubblici. Particolare attenzione sarà riposta sulla correttezza delle procedure di appalto e subappalto e sul rispetto della normativa antimafia. Obiettivo: sottoporre a controllo, anche n questo caso, un totale di circa 10 mila cantieri (1.346 in Calabria, 3814 in Campania, 2.564 in Puglia e 2.276 in Sicilia). 550 ispettori in campo: Per assicurare una maggiore trasparenza dell'azione ispettiva e tutelare il personale già in servizio presso gli uffici territoriali di Calabria, Campania, Puglia e Sicilia, si prevede la mobilità regionale: nell'attività di verifica, infatti, saranno coinvolti ispettori provenienti anche da province diverse da quelle di residenza. In particolare 500 saranno quelli in servizio presso le regioni impegnate nel piano straordinario e 50 quelli provenienti da altre regioni. Saranno coinvolti anche i locali commissariati della Polizia di Stato per le procedure di identificazione degli extracomunitari clandestini e per le operazioni di rimpatrio. "La mafia sarà sconfitta"- "Cari amici calabresi, la riunione a Reggio Calabria del consiglio dei ministri, la prima nella storia d'Italia è un'altra promessa mantenuta". Inizia così il messaggio del premier Silvio Berlusconi ai calabresi. "Il governo con questo gesto ribadisce che anche in Calabria lo stato c'è e fa lo stato nel modo più efficace per il contrasto della criminalità organizzata, prosegue il cavaliere ricordando quelli che definisce risultati "incisivi": gli arresti dei latitanti "più pericolosi", il sequestro di beni all' 'Ndrangheta. "La sconfitta della 'ndrangheta - sottolinea Berlusconi - e di tutte le altre mafie costituisce per noi l'esigenza più importante in assoluto. Per questo dobbiamo ripristinare il controllo dello stato su tutto il territorio". Oltre alla lotta alla criminalità Berlusconi ribadisce l'impegno sugli interventi sulle infrastrutture dal completamento della Salerno-Reggio Calabria "entro 2012-2013" fino al ponte sullo Stretto. Ricordando l'istituzione a Reggio Calabria dell'agenzia per la gestione dei beni confiscati alla 'ndrangheta, il premier conclude: "Siamo impegnati a una lotta del bene contro il male, l'obiettivo del governo è di arrivare a una completa vittoria del bene e una sconfitta definitiva del male. E' una promessa, come sempre la manterremo". Reggio Calabria blindata- Centinaia di tombini controllati, strade vietate al traffico ed al parcheggio, un apparato di sicurezza mai visto in città. Reggio Calabria, per il Consiglio dei Ministri convocata in Prefettura per il varo del Piano straordinario di contrasto della criminalità organizzata, vive in modo febbrile l'attesa di un evento così straordinario e importante. Prefettura e Questura sono da giorni impegnati nella predisposizione di tutte le misure di sicurezza ed organizzative legate alla riunione. C'è stata una riunione del Comitato provinciale per l'ordine e la sicurezza pubblica, presieduta dal prefetto, Luigi Varratta, e si sono susseguiti una serie di incontri tecnici coordinati dal questore, Carmelo Casabona, nel corso dei quali è stato fatto un esame accurato della situazione per garantire che la riunione si svolga in condizioni di massima tranquillità. Uno scrupolo ed un'attenzione giustificate dall'importanza dell'evento, ma che nel caso specifico sono ancora maggiori alla luce di quanto è accaduto a Reggio nelle settimane scorse. L'attentato alla Procura generale, l'auto con esplosivo ed armi trovata il giorno della visita del Presidente della Repubblica e la busta contenente una lettera di minacce ed un proiettile inviata al pm della Dda Giuseppe Lombardo sono episodi che hanno alzato al massimo il livello d'attenzione delle forze dell'ordine in città in termini di sicurezza. Ed in questo senso la mobilitazione è massima affinchè nulla possa turbare il normale svolgimento della riunione del Consigli dei Ministri. È stata stabilita, in primo luogo, una modifica della viabilità cittadina, con la chiusura al traffico di alcune strade in tutta l'area limitrofa alla Prefettura, dove si svolgerà la riunione. In tutta la zona, inoltre, sarà vietata la sosta, con la rimozione immediata dei mezzi parcheggiati nelle aree sottoposte a divieto. Particolare attenzione è stata riservata poi al percorso che il Presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, ed i Ministri seguiranno per raggiungere la Prefettura dall'aeroporto. Sono stati individuati tutti gli eventuali punti di criticità, cassonetti dei rifiuti e tombini in primo luogo, con l'eliminazione di tutte le potenziali situazioni di rischio. Centinaia gli appartenenti alle forze dell'ordine che sono impegnati in queste ore nei servizi di ordine pubblico. Un altro aspetto che la Prefettura sta curando con particolare attenzione è quello legato al cerimoniale. Nella Prefettura sono stati già predisposti i locali che saranno messi a disposizione del presidente Berlusconi e dei Ministri al loro arrivo nel Palazzo. Per lo svolgimento della riunione è stata predisposta una stanza al secondo piano dell'edificio, dove sarà ricreata l'identica situazione logistica in cui si svolgono le normali riunioni a Roma del Consiglio dei ministri. Un'altra sala sarà poi riservata per la conferenza stampa che il presidente Berlusconi ed i ministri terranno a conclusione della riunione. Tre sit-in di protesta- Tre sit-in di protesta sono in corso nei pressi della Prefettura di Reggio Calabria, dove tra poco avrà inizio il Consiglio dei Ministri convocato per approvare il Piano straordinario di contrasto delle mafie. Ad attuare i sit-in sono i lavoratori dell'area industriale di Gioia Tauro, del porto gioiese e della Rete No Ponte che si batte contro la realizzazione del ponte sullo Stretto di Messina. I lavoratori dell'area industriale e del porto di Gioia Tauro chiedono l'intervento del Governo perché vengano revocati i provvedimenti di cassa integrazione che sono stati annunciati nei loro confronti. In particolare, i lavoratori portuali che dovrebbero andare in cassa integrazione sono 400, mentre quelli dell'area industriale, dipendenti di sei diverse aziende, sono circa 200. La Rete No Ponte protesta chiedendo che i fondi destinati al ponte sullo Stretto, che considerano un'opera inutile a dannosa, vengano destinati per fini sociali e di utilità pubblica. I tre sit-in si svolgono dietro la Prefettura, perchè davanti l'edificio non è consentito l'accesso per motivi di sicurezza.