Brunetta, 500euro al mese ai bamboccioni
Il ministro conferma: "Mi sposerò l'anno prossimo, a Venezia o a Ravello"
Cinquecento euro al mese per i giovani, agendo sulle pensioni di anzianità, per aiutarli così ad uscire di casa. È quanto ha proposto il ministro della Pubblica amministrazione, Renato Brunetta, durante la puntata di “Domenica In” su Raiuno. Ma da Palazzo Chigi arriva subito la nota per dire che l'idea del ministro della Funzione Pubblica "con il governo non c'entra niente, non è mai stata discussa collegialmente, è una sua iniziativa personale". Un comunicato preteso da Giulio Tremonti e condiviso questa volta anche da Silvio Berlusconi. “La verità - ha detto Brunetta, tornando sul tema del fenomeno dei bamboccioni - è che la coperta è piccola e quindi non ci sono risorse per tutti. Secondo me si deve agire sulle pensioni di anzianità, quelle che partono dai 55 anni di età. Facendo in questo modo si potrebbero trovare risorse che consentirebbero di dare ai giovani non 200 ma 500 euro al mese”. Brunetta ha riconosciuto che “una proposta del genere scatenerebbe le proteste dei sindacati, che sono quelli che difendono i genitori”, ma per il ministro si deve andare nella direzione di dare “meno ai genitori e più ai figli”. “L'Italia - ha detto Brunetta - è piena di giovani per bene, che rischiano e che vogliono la libertà. La colpa, se hanno la libertà tarpata, è nostra, dei loro genitori”. “Gli interventi non dovranno aggravare il deficit di bilancio” - Qualsiasi intervento a favore dei giovani come i 500 euro di sgravi, detrazioni sugli affitti, borse di studio, prestiti d'onore, incentivi per autoimprenditorialità e altro ipotizzati dal ministro Brunetta nel corso de L'Arena su Rai Uno, va realizzato, come ha ben precisato lo stesso ministro, “senza aggravare in alcun modo il deficit di bilancio della spesa corrente”. Lo precisa in una nota il portavoce del ministro della Pubblica amministrazione, Renato Brunetta. “Le risorse necessarie - si legge nel comunicato - vanno quindi reperite intervenendo interamente sulle anomalie e sulle distorsioni del sistema pensionistico e di welfare che, come noto, dà troppo ai padri e quasi nulla ai figli”. Matrimonio - E' tempo di fiori d'arancio tra i ministri del Pdl. Dopo la Gelmini, presto sarà il turno di Brunetta. Il ministro della funzione pubblica ha confermato che si sposerà l'anno prossimo. Il luogo? "Venezia o Ravello. Oppure in tutti e due i posti" ha scherzato il ministro.