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La moglie di Blair avvocato degli aborigeni

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Australia, la causa è contro l'Inghilterra per test atomici degli anni '50

Albina Perri
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  La moglie del premier britannico Tony Blair difenderà un gruppo di aborigeni australiani che hanno denunciato il governo di Londra per una serie di test nucleari fatti negli anni '50 sulle loro terre. L'avvocato Booth, questo il cognome da nubile della signora Blair, rappresenterà un gruppo nomade dell'infuocato deserto australiano che vuole un risarcimento per i test atomici fatti nel 1953 dalla Gran Bretagna. Nella denuncia sono citati cinque casi di aborigeni che si ammalarono presumibilmente per le radiazioni emesse dalle due bombe nucleari fatte esplodere nel Great Victoria Desert nell'ottobre di quell'anno. Prima dei test le tribù del gruppo nomade Maralinga Tjarutja furono forzatamente sgomberate dalla zona a bordo di treni e autobus, ma qualcuno continuò a vagare nella zona e a coltivare le terre contaminate.

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