Roma, accoltella e investe vigili del fuoco
Dieci vittime, quattro in codice rosso
Si chiama Gabriele Mancini, l'ingegnere 41enne che questa mattina è entrato nella stazione dei vigili del fuoco di piazza Scilla, a Capannelle, dove ha aggredito i pompieri presenti con un coltellino tascabile e, dopo l'aggressione, ha tentato di allontanarsi in auto, investendo quattro persone, sempre dipendenti della struttura. Dai primi accertamenti risulta che l'uomo è stato colto da un raptus e ha accoltellato prima le persone in ufficio poi, forse in un tentativo di fuga, a bordo di un'auto ha investito altre persone nel parcheggio antistante l'ingresso della scuola. La struttura è infatti usata anche come luogo di esercitazioni per i vigili del fuoco. Le vittime sono dieci, di cui quattro in codice rosso. Tra i feriti più gravi, secondo quanto riferisce il 118, un uomo trasportato in elicottero al San Camillo ha riportato ferite al torace, un altro si trova al Gemelli con ferite al volto da arma da taglio, un terzo al Policlinico Casilino con ferite multiple, e una donna in codice rosso all'ospedale Vannini con ferite al collo e al torace. Il ferito più grave, colpito alla gola, si trova al Policlinico Casilino. Dei feriti, in particolare, sei sono vigili del fuoco e due fanno parte del personale amministrativo. L'accoltellamento dei primi quattro vigili del fuoco è avvenuto nei pressi del Sacrario dei pompieri, all'interno della struttura. Ignoti i motivi del gesto. L'ingegnere, probabilmente si è recato nella sede dei vigili del fuoco, per riscuotere il pagamento di alcuni lavori che aveva svolto. L'uomo, secondo quanto si apprende, non aveva mai mostrato problemi in passato e viene definito dai suoi stessi colleghi una «persona tranquilla». Ancora incerta la dinamica dell'aggressione: «Un gesto di pura follia, non ha detto nulla, ha tirato fuori un coltellino di quelli tascabili e ha colpito quattro colleghi». Così descrive gli attimi di terrore nella scuola dei vigili del fuoco a Roma, Gennaro Tornatore, responsabile della comunicazione al ministero degli Interni. «Non ci risulta che prima dell'episodio l'uomo avesse avuto discussioni o che alla base del gesto ci siano motivi di tipo economico - ha aggiunto - lavorava qui da cinque anni e si occupava della formazione». L'aggressore stato bloccato dai carabinieri.