Il Senato approva il processo breve
La magistratura all'attacco: il ddl è un'aministia di fatto
Il Senato dice sì al "processo breve" con 163 sì, 130 no, e due astenuti. Hanno votato a favore Pdl e Lega Nord, contro Pd, Idv e Udc. Non ha votato in dissenso dal proprio gruppo il senatore Enrico Musso del Pdl e il senatore Alberto Maritati del Pd che ha voluto «marcare anche fisicamente la distanza da questo ddl». Il provvedimento, approvato in prima lettura tra le proteste dell' opposizione che ha contestato i tempi stretti della discussione e gli applausi della maggioranza, era approdato in Aula martedì della scorsa settimana ed è stato licenziato in una settimana e va alla Camera. Interpellato dai giornalisti dopo l'approvazione del Senato, il premier ha aggiunto: "Non credo che il processo breve sia incostituzionale". E ancora "Sono tutti intellettualmente disonesti, non sono problemi di Berlusconi ma aggressioni al presidente del Consiglio. Questa è una cosa sicura e certa". Berlusconi definisce le critiche dell'opposizione “vere e proprie calunnie”. e ragionevoli. Ma non voglio pronunciarmi su questo". Per i magistrati è amnistia - Dura la replica dei magistrati. In una nota, il Comitato Intermagistrature - che riunisce la magistratura ordinaria, amministrativa e contabile e l'Avvocatura dello Stato - ribadisce "Il ddl sul processo breve è una amnistia di fatto per i delitti commessi prima del 2 maggio 2006". Il processo breve è un vero e proprio colpo di spugna, che assicurerà una completa impunità per i tipici reati della criminalità dei colletti bianchi Grazie alla norma transitoria che riguarda i procedimenti in corso, il processo breve è un«vero e proprio colpo di spugna, che assicurerà una completa impunità per i tipici reati della criminalità dei colletti bianchi, ma anche per molte insidiose forme di delinquenza diffusa in danno di persone deboli». Lo sostiene il Comitato Intermagistrature, che fa un elenco dei «delitti» di cui «si renderà, di fatto, impossibile l'accertamento». «Come gli omicidi colposi realizzati nell'ambito dell'attività medica, le lesioni personali, le truffe, gli abusi d'ufficio, la corruzione semplice e in atti giudiziari, le frodi comunitarie, le frodi fiscali, i falsi in bilancio, la bancarotta preferenziale, le intercettazioni illecite, i reati informatici, la ricettazione, il traffico di rifiuti, lo sfruttamento della prostituzione, la violenza privata, la falsificazione di docu-menti pubblici, la calunnia, la falsa testimonianza, l'incendio, l'aborto clandestino». La denuncia del Pd- L'opposizione martedì ha protestato e ribadito che si tratta di un provvedimento "per salvare il premier dai suoi processi»" A fine seduta i senatori dell'Idv hanno occupato l'Aula sedendosi ai banchi del governo: «Vogliamo essere un presidio democratico - ha detto il capogruppo Felice Belisario - in un momento in cui si fa a pezzi la giustizia solo per salvare il premier»."Salvare il premier, ma anche un ministro e un sindaco dai loro processi. Ecco le uniche vere ragioni di un provvedimento che distrugge il funzionamento della giustizia italiana". E' la denuncia del sen. Felice Casson, vicepresidente del gruppo Pd, dopo l'approvazione delle norme transitorie del ddl sul processo breve. "Il vero motivo di tutto questo disegno di legge era ed è la necessità di salvare il Presidente del Consiglio dei ministri dai suoi processi penali. Ma visto che c'erano, maggioranza e governo, si solo allargati inserendo anche le norme sulla responsabilità contabile in modo da salvare anche un ministro ed un sindaco da ben cinque processi per una cifra che si aggira complessivamente intorno ai 500 mila euro". Di Pietro - L'approvazione del processo breve al Senato dimostra che la maggioranza è "un'associazione mafiosa". Questa l'opinione durissima del senatore dell'Idv, Antonio Di Pietro. Oggi la maggioranza parlamentare ha dimostrato di essere un'associazione mafiosa. Per fare un favore al proprio capo piduista, Silvio Berlusconi, ha eliminato anche tutti i procedimenti sui quali erano chiamati a rispondere. "Oggi questa maggioranza parlamentare ha dimostrato di essere un`associazione mafiosa che, con intimidazione e prevaricazione, ha ucciso la giustizia. Infatti, per fare un favore al proprio capo piduista, Silvio Berlusconi, e alla casta, ha eliminato anche tutti i procedimenti sui quali erano chiamati a rispondere, davanti alla Corte dei Conti, ministri, sindaci, sottosegretari e amministratori vari". Insomma, conclude, "siamo di fronte ad un regime fascista, piduista ma anche mafioso".