Belluno, scopre sul giornale di essere diventato padre
L'uomo denuncia la madre: via al processo
Dopo le ferie, la sorpresa di essere diventato padre. Peccato che la notizia, l'uomo l'abbia appresa sulle pagine di un quotidiano locale. Succede a Belluno ad un maresciallo dei carabinieri. Al rientro al Comando dopo un periodo di rilassanti ferie, correndo il mese di luglio del 2006, tutto forse si sarebbe aspettato tranne le felicitazioni da parte di qualcuno per essere da poco divenuto padre di un bel maschietto. Eppure non era uno scherzo. Chi con lui si era appena complimentato, non si era proprio inventato nulla. E, a dimostrazione del fatto, gli mostro la copia del giornale dove quella notizia compariva nel taccuino in cui il quotidiano pubblica quanto riceve quotidianamente nel reparto di ostetricia. Non c'era dubbio. C'era tanto di nome e cognome del neonato, attribuitogli, e quello della madre, una croata che ora vive lontano da Belluno. Il sottufficiale dell'Arma, non solo non gradì la pubblica diffusione del lieto evento, ma, sentendosi leso, corse a denunciare la madre del pargolo, che peraltro ben conosceva. La Procura ipotizzò il reato di violazione dei dati sulla privacy. A quel punto la vicenda dal reparto maternità era ormai passata di competenza al palazzo di Giustizia dove venne incardinato il processo che si è aperto ieri davanti al giudice Domenico Riposati. A rispondere alle prime domande è stato proprio il maresciallo, che, nel rievocare l'accaduto, ha evidenziato il proprio disappunto per quell'iniziativa di passare alla stampa l'annuncio di una paternità che non solo non ha mai riconosciuto ma violava gravemente la sua privacy. Ma per la difesa dell'imputata è da escludere che fargli quel tiro sia stata la donna che era appena uscita dalla sala parto. Tanto più che il bimbo venne registrato all'anagrafe con il cognome della madre. Il processo proseguirà il 5 marzo prossimo, quando sarà sentita l'ostetrica che stese la cartella clinica del neonato.