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Taranto, bimbo di 4 anni chiama 113

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Vuole consegnare il ciuccio: "Sono grande ormai"

Monica Rizzello
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Marco, un bimbo tarantino di quattro anni ha deciso di rinunciare al ciuccio, a patto che vada in mani fidate: quelle della polizia. Dopo le continue richieste dei genitori, che gli spiegavano che ormai fosse diventato grande, alla vigilia del quarto compleanno ha preso il telefono di casa e ha chiesto ai genitori di comporre il 113. «Pronto? Mi chiamo Marco. Volevo darvi i miei ciucci perché sto diventando grande, ho quasi 4 anni». L'insolito desiderio è stato esaudito dai poliziotti di quartiere, che si sono messi in contatto con la madre del piccolo. La centralinista della questura, infatti, dopo aver pensato forse a uno scherzo, ha messo in contatto la mamma del bambino con la responsabile dell'ufficio prevenzione generale e soccorso pubblico, Carla Durante, che ha deciso di accontentare il bimbo. «L'abbiamo soprannominata operazione ciucci: la mamma mi ha spiegato che suo figlio non riusciva a togliersi il vizio del succhiotto che usava abitualmente per addormentarsi o semplicemente per rilassarsi. Lo rimproverava continuamente e il bimbo ha detto ai genitori che si sarebbe privato dei ciucciotti, ben quattro, solo per consegnarli alla Polizia, di cui è un fan sfegatato». Così, è scattata “l'operazione ciucci”: la dirigente dell'ufficio soccorso pubblico, d'accordo con la mamma del bimbo, ieri sera ha inviato due poliziotti di quartiere presso la ludoteca dove era in corso la festa di compleanno di Marco. Gli agenti sono arrivati prima del taglio della torta. «La sala era piena», racconta divertita Carla Durante, «oltre ai genitori e alla sorellina, c'erano i nonni, gli zii e gli amichetti del bimbo. Tra lo stupore generale, i due poliziotti hanno chiesto al piccolo Marco i ciucci e lui, serenamente, ha preso il sacchettino con i succhiotti e li ha consegnati. Ha promesso di non utilizzarli più in futuro e in cambio ha ricevuto un berrettino della Polizia». I piccoli invitati alla festa, incuriositi, hanno circondato gli agenti per farsi fare una foto ricordo. «Stamattina - conclude Carla Durante - ho chiamato la mamma di Marco per sapere come era andata, se il bambino stanotte avesse dormito tranquillamente. Per il momento pare non abbia chiesto niente, sembra essersi dimenticato dei ciucci. Forse l'operazione è avvenuta con successo».

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