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Silvio: le tasse non si abbassano

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Smentite anche le due aliquote: "La crisi non lo permette". E Tremonti: niente stupidate

Albina Perri
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Le tasse non si possono ridurre, le aliquote nemmeno. Silvio Berlusconi torna sul tema della riforma fiscale e smentisce ogni manovra a breve termine. La crisi economica in atto, dice, non lo consente.  "Visto che stiamo entrando nella campagna elettorale non vogliamo fare promesse che non si possono  mantenere. L'attuale crisi economica non permette di ridurre le tasse. Oggi non c'è nessuna possibilità di tagliare le imposte. Sento solo  illazioni in giro", ha detto. Spero possa essere sufficiente un anno, ma è un lavoro improbo che abbiamo cominciato ad affrontare  "Siamo di fronte a un caso - ha aggiunto - che ci impone una semplificazione. Anche i commercialisti si mettono le mani nei capelli quando devono interpretare queste norme. Sarà un lavoro lungo e duro, spero possa essere sufficiente un anno, ma è un lavoro improbo che abbiamo cominciato ad affrontare".  Il governo non pensa per ora nemmeno a introdurre il quoziente familiare. "E' un impegno elettorale - ha spiegato il premier Silvio Berlusconi - ma purtroppo oggi non c'è alcuna possibilità" che si proceda in questa direzione a causa delle "condizioni del bilancio dello Stato". Il quoziente familiare è ispirato a un "criterio di giustizia" e in questo senso resta "l'impegno" del governo, ma quando sarà compatibile con il bilancio dello Stato. Tremonti: niente stupidate- Sulla riforma fiscale «dobbiamo studiare seriamente. Non possiamo fare stupidate o follie». Lo afferma il ministro dell'Economia Giulio Tremonti intervenendo a Porta a Porta. «Noi siamo comunque durante una fase economica complicata. Abbiamo, e lo sa bene e lo dice il presidente del Consiglio, il terzo debito pubblico del mondo ma non la terza economia del mondo".

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