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Dell'Utri accusa Ciancimino jr

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"Mi calunnia solo per salvare la pelle"

Maria Acqua Simi
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Dell'Utri è chiaro: "Massimo Ciancimino è un mitomane, calunnia solo per salvare la sua pelle". È questa la secca replica del senatore ai verbali degli interrogatori resi nei mesi scorsi da Massimo Ciancimino, figlio dell'ex sindaco di Palermo, secondo cui il politico del Pdl avrebbe avuto rapporti con il boss mafioso Bernardo Provenzano. Non solo. Secondo Ciancimino junior Dell'Utri avrebbe anche sostituito l'ex sindaco di Palermo nella presunta trattativa tra Stato e mafia. Per Dell'Utri, Ciancimino "è un pazzo, un mitomane - spiega - ma stupisce che esistano persone pronte ad ascoltare queste sonore, immense minchiate, a cominciare dai magistrati" . In un'intervista al Corriere della Sera, parlando dei presunti incontri con Provenzano, Dell'Utri dice che "per andare dietro a questo sciagurato bisogna essere proprio più pazzi di lui. Non vorrei incazzarmi, ma ci sarebbero da prendere un badile e rovesciarlo addosso a questi cretini. Sono stufo. Non ne posso più di queste calunnie artatamente costruite e amplificate da chi cerca di infangare gli altri per salvare la pelle". Dell'Utri nega anche di avere mai visto il boss Stefano Bontade. Poi, parlando della sentenza di primo grado nel processo di Palermo per concorso esterno in associazione mafiosa con una condanna a nove anni di carcere, dice: "Il primo grado è stato una prosecuzione della requisitoria del pm Ingroia, d'altronde sodale del presidente Leonardo Guarnotta (il presidente del tribunale che lo condannò, ndr)". E sul processo d'appello, tutt'ora in corso a Palermo, conclude: "I giudici considerino ogni dato e ogni data nella loro giusta luce, dopo tanta brutta materia che ho dovuto digerire".

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