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Meloni scherza col giovane agricoltore di Coldiretti: "Se ingrasso ti vengo a cercare"

giovedì 27 marzo 2025
1' di lettura

È diventato virale il video con lo scambio di battute tra la premier Giorgia Meloni e Luca Ciacci, giovane imprenditore agricolo marchigiano, divenuto famoso per le sue barrette energetiche ed energy drink a chilometro zero. Ciacci era a Roma per partecipare ad "Agricoltura È", la manifestazione organizzata dal ministero dell'Agricoltura. Durante il giro tra gli stand insieme al ministro Francesco Lollobrigida, la Presidente del Consiglio si è soffermata in particolare su quello di Coldiretti, dove ha incontrato alcuni giovani agricoltori. "Ma questa è un'idea geniale" ha detto Meloni. L'imprenditore le ha regalato un prodotto dietetico pensato per Pasqua. Con il suo consueto tono scherzoso, Meloni ha commentato con i presenti: "Se ingrasso poi ti vengo a cercare".

Tutti muti Trump-Meloni, ecco la dichiarazione congiunta: trionfo per l'Italia

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Islam, "siamo venuti qui per sgozzarvi": arresto choc a Catanzaro

Un cittadino tunisino residente a Cosenza ritenuto appartenente all'Isis è stato arrestato dagli agenti della Digos della Questura di Catanzaro, unitamente a personale della Digos di Cosenza e della Direzione centrale Polizia di prevenzione, in esecuzione di un decreto di fermo di indiziato di delitto emesso dalla Procura di Catanzaro.

Il delitto ipotizzato è associazione di natura transnazionale con finalità di terrorismo denominata Isis, nell'ambito della quale avrebbe assunto il ruolo di organizzatore. L'uomo fermato, che si professava salafita–takfira, era ricercato nel Paese di origine per essere stato coinvolto in attività terroristiche e, secondo quanto emerso, era determinato a compiere un attentato terroristico in Italia nel prossimo futuro.

L'indagine ha consentito di delineare l’esistenza e l'operatività di una struttura criminale idonea a mettere in opera atti terroristici, che svolgeva attività di proselitismo e indottrinamento finalizzata a inculcare una visione positiva del martirio per la causa islamica nonché attività di addestramento militare e il cui obiettivo era quello di sovvertire gli ordinamenti statuali, soprattutto quelli relativi a Stati dove la popolazione è a maggioranza musulmana, tendendo a creare strutture teocratiche, dove i vertici dispongono che le leggi siano di derivazione divina e che le stesse debbano essere rigidamente osservate. L'organizzazione promuoveva ideali di radicalismo religioso e l’avversione verso la popolazione ebraica e l’ambiente di vita in Italia.

Le attività svolte sono state documentate attraverso l’acquisizione di file inneggianti la Jihad, di filmati su attentati e scene di guerra rivendicati dall'Isis. Sono stati inoltre acquisiti documenti illustrativi della preparazione di armi ed esplosivi, delle modalità con cui raggiungere luoghi di combattimento e come trasmettere in rete messaggi criptati.

Maltempo, l'automobilista bloccato nel fango in Piemonte

Dal cielo, a bordo dell’elicottero Drago 66 dei vigili del fuoco, Brusasco, piccolo centro della provincia di Torino, è simile a una enorme laguna e le campagne sembrano scomparse: al loro posto solo acqua, fango e qualche albero che ancora resiste. Tra i rami affiora appena il tetto di un’auto. Dentro c’è qualcuno che aspetta di essere salvato. Il vigile del fuoco si cala lentamente con il verricello, atterra sul veicolo sommerso, parla con la persona intrappolata e la rassicura. Poi la lega a sé con l’imbracatura. Insieme salgono, sospesi nel vuoto, fino a raggiungere l’elicottero.

Roma, Vance arriva a Ciampino insieme alla moglie Usha con la figlia in braccio

Il vicepresidente degli Usa JD Vance è sbarcato dall'Air Force Two all'aeroporto di Ciampino venerdì, poco prima delle otto. Era accompagnato dalla moglie Usha e dai tre figli. Vance teneva in braccio la figlia Mirabelle, di due anni. Alle 13 viene ricevuto a Palazzo Chigi dalla presidente del Consiglio Giorgia Meloni, di ritorno da Washington, dove ha incontrato il presidente americano Donald Trump.

Yemen, raid Usa sul porto di Ras Issa: almeno 38 morti

Almeno 38 morti e 102 feriti negli attacchi aerei degli Stati Uniti sul porto petrolifero di Ras Issa, nello Yemen. Lo ha riferito da Al Masirah Tv, affiliata agli Houthi, che ha diffuso immagini dei bombardamenti. Il Comando Centrale degli Stati Uniti (Centcom) ha affermato che gli attacchi in questione miravano a tagliare finanziamenti e risorse agli Houthi. "L'obiettivo di questi attacchi era quello di indebolire la fonte di potere economico degli Houthi, che continuano a sfruttare e a causare gravi sofferenze ai loro connazionali", ha dichiarato lo stesso Centcom in un post sui social.