“Si inginocchi la Presidente del Consiglio di fronte a questi uomini e a queste donne, altro che dileggiarli, vergogna": il deputato del Partito Democratico Federico Fornaro lo ha detto durante il suo intervento alla Camera riferendosi ai confinati politici che parteciparono alla stesura del Manifesto di Ventotene. A farlo sbottare le dichiarazioni della premier Giorgia Meloni, che ha preso le distanze dal documento dicendo che quella "non è la mia Europa". "Non è accettabile fare la caricatura di quegli uomini - ha proseguito il dem - lei presidente Meloni siede in questo Parlamento anche grazie a loro, questo è un luogo sacro della democrazia e noi siamo qua grazie a quei visionari di Ventotene che erano confinati politici".
"Io spero che tutte queste persone" che, partecipando alla manifestazione di sabato scorso a piazza del Popolo, hanno richiamato il manifesto di Ventotene, "in realtà non lo abbiano mai letto, perché l'alternativa sarebbe francamente spaventosa - ha detto Meloni in aula, al termine delle repliche alla Camera dopo il dibattito in vista del prossimo Consiglio europeo -. Però a beneficio di chi ci guarda da casa e di chi non dovesse averlo mai letto, io sono contenta di citare testualmente alcuni passi salienti del Manifesto di Ventotene". A quel punto la premier è stata interrotta dalle proteste dell'opposizione e il presidente della Camera Lorenzo Fontana ha invitato alla calma i deputati del Pd Federico Fornaro e Peppe Provenzano.
Fonte: Agenzia Vista / Alexander Jakhnagiev
Un filmato drammatico mostra due uomini armati che sparano, uccidendo almeno 12 persone domenica durante una celebrazione della festa ebraica a Bondi Beach a Sydney, in Australia. Un uomo armato è stato colpito a morte dalla polizia e il secondo arrestato. Le autorità australiane, che hanno dichiarato che si è trattato di un attacco terroristico, hanno affermato che il sospettato era in condizioni critiche. Almeno 29 persone sono state ferite, tra cui due agenti di polizia, ha detto Mal Lanyon, il commissario di polizia dello stato del Nuovo Galles del Sud, dove si trova Sydney.
Poco prima delle 17 sono scoppiati scontri tra i tifosi del Genoa e dell'Inter davanti allo stadio di Marassi. I tafferugli sono iniziati prima della partita, con lanci di fumogeni e incendi. Il traffico nel quartiere è bloccato. Gli scontri sono scoppiati all'arrivo dei pullman dei tifosi dell'Inter. Secondo testimoni, questi sarebbero arrivati con le porte pullman già aperte, lanciando fumogeni e bombe carta. Sempre secondo testimoni, i tifosi del Genoa sarebbero stati ad aspettarli, dall'ingresso del settore ospiti. È scoppiato subito uno scontro. Sono volati petardi, fumogeni e bottiglie presi da una campana di raccolta rovesciata. Un furgone e una moto hanno preso fuoco, due auto posteggiate sono rimaste danneggiate. Polizia e carabinieri sono intervenuti per dividere le tifoserie. Due agenti sono rimasti feriti. Terminati i tafferugli, l'afflusso dei tifosi allo stadio è ripreso regolare. Il traffico sulla strada davanti allo stadio di Marassi è ancora bloccato.
A Luxor, in Egitto, inaugurato il restauro di due statue colossali del faraone Amenhotep III, che governò circa 3400 anni fa. Si tratta dell'ultimo di una serie di eventi archeologici organizzati dal governo per attirare più turisti nel Paese. Le gigantesche statue in alabastro, note come Colossi di Memnon, sono state riassemblate nell'ambito di un progetto di restauro durato circa due decenni. Amenhotep III, uno dei faraoni più importanti, governò durante i 500 anni del Nuovo Regno, il periodo più prospero dell'antico Egitto. Il faraone, la cui mummia è esposta in un museo del Cairo, regnò tra il 1390 e il 1353, un periodo pacifico noto per la sua prosperità e le grandi costruzioni, tra cui il suo tempio funerario, dove si trovano i Colossi di Memnone, e un altro tempio, Soleb, in Nubia. I colossi furono abbattuti da un forte terremoto circa 1.200 anni fa, che distrusse anche il tempio funerario di Amenhotep III, ha affermato Mohamed Ismail, segretario generale del Consiglio Supremo delle Antichità. Un precedente terremoto aveva danneggiato parzialmente il tempio e i colossi.
"Sono iniziati gli spari, poi la gente ha iniziato a correre, e la spiaggia si è svuotata in 30 secondi". È la testimonianza di Josef Koscinski, che era a Bondi Beach, a Sidney, in Australia, con i suoi amici quando due uomini armati hanno attaccato durante la celebrazione dell'Hannukah, uccidendo almeno 12 persone in quello che il primo ministro australiano Anthony Albanese ha definito un atto di antisemitismo e terrorismo. "Io e i miei amici eravamo seduti sulla collina a North Bondi. E ci stavamo rilassando, guardando il tramonto, e poi abbiamo sentito gli spari, ma inizialmente non eravamo sicuri di cosa fossero. E poi uno dei miei amici ha detto: "Sono sicuramente spari". E poi abbiamo visto la gente iniziare a correre. E penso che dopo ciò tutti abbiano iniziato a disperdersi. Come se la spiaggia si fosse svuotata in circa 30 secondi, e tutti si nascondessero. Molti correvano verso North Bondi, perché quello era il modo più semplice per allontanarsi da quanto stava accadendo. All'inizio nessuno sapeva davvero cosa stesse succedendo, ed era tutto un po' confuso. Ma poi sì, dopo, penso che tutti si siano resi conto che qualcosa non andava davvero".