Lunedì nero per le Borse. I timori di una guerra commerciale e di una recessione negli Stati Uniti alimentati anche da Trump innescano una reazione a catena che da Wall Street investe l'Europa. Il Dow Jones -2,08%, il Nasdaq perde il 4% e vede andare in fumo 1.000 miliardi di dollari di capitalizzazione. Il tonfo è legato alle Magnifiche 7, spinte al ribasso da Tesla che perde il 15%, il calo maggiore dal 2020, anche per il crollo delle vendite in Cina a febbraio. In Europa maglia nera è Francoforte con un calo dell'1,7%, seguita da Madrid in perdita dell'1,3%. In ribasso finale dello 0,95% anche Milano, seguita dai listini azionari di Londra, Amsterdam e Parigi che cedono lo 0,9%. La Casa Bianca minimizza: 'C'è una forte divergenza tra il mercato azionario e ciò che stiamo vedendo svilupparsi nelle aziende'.
Suor Genevieve torna anche oggi a pregare sul feretro di Papa Francesco all’interno della basilica di San Pietro. La suora di Ostia, che vive tra i giostrai e che si è dedicata alla cura delle persone omosessuali e trans, già ieri aveva reso omaggio al Papa e si era commossa. La suora era amica del Pontefice, morto il 21 aprile.
Alcuni abitanti di Istanbul hanno trascorso la notte all'aperto, in tenda o in auto, dopo il terremoto di magnitudo 6,2 di mercoledì e le oltre 180 scosse di assestamento. Non sono stati segnalati danni gravi. Decine i feriti. Secondo l'United States Geological Survey, il terremoto ha avuto una profondità di 10 chilometri e l'epicentro a circa 40 chilometri a sud-ovest di Istanbul, nel Mar di Marmara. È stato avvertito in diverse province limitrofe.
Temporali e forti raffiche di vento si sono abbattute a cominciare dalla serata di ieri in tutta l'area della provincia di Varese, soprattutto nella zona di Induno Olona, causando frane e allagamenti con l'esondazione dell'Olona. I Vigili del Fuoco hanno operato ininterrottamente per tutta la notte con numerose squadre, intervenendo per far fronte alle numerose richieste di soccorso legate a frane, allagamenti e smottamenti. Le condizioni meteo in attenuazione hanno consentito una gestione più agevole degli interventi residui, permettendo il rientro delle squadre di rinforzo provenienti dai comandi di Milano, inviate ieri per supportare il dispositivo locale.
Mercoledì è atterrato all'aeroporto di Caracas, in Venezuela, un volo con a bordo 174 migranti espulsi dagli Stati Uniti, 145 uomini e 29 donne. Viaggiavano su un aereo di linea della compagnia statale Conviasa. A marzo, sono ripresi i voli di rimpatrio dagli Usa.