L'articolo 5 della Nato per l'Ucraina "penso che sicuramente sarebbe molto più efficace. E' una cosa diversa dall'ingresso nella Nato, però" significa "estendere la stessa copertura che hanno i paesi Nato anche all'Ucraina. Credo che quella sarebbe una garanzia di sicurezza stabile, duratura, effettiva, più di alcune delle proposte che sto vedendo, per cui è sicuramente una delle che proposte le mettiamo sul tavolo". Lo ha detto la premier Giorgia Meloni a margine del Consiglio straordinario che si è tenuto giovedì a Bruxelles.
"Secondo me, quella di inviare truppe non meglio identificate, truppe europee, francesi, britanniche, è la soluzione più complessa e forse la meno efficace. L'ho ribadito e ho anche escluso la possibilità che in questo quadro possano essere inviati soldati italiani. Penso che dobbiamo ragionare anche su soluzioni più durature anche di quelle che potrebbero rappresentare oggi un invio di truppe", ha aggiunto la presidente del Consiglio."Altro tema sono le questioni delle missioni di peacekeeping delle Nazioni Unite, ma è tutt'altra materia, perché sono missioni che intervengono quando c'è un processo di pace iniziato e non è la proposta di cui si sta parlando in queste ore. Ripeto: su questa proposta qui io continuo a essere molto perplessa", ha concluso Meloni.
Il vicepresidente Usa JD Vance è arrivato in India per una visita di quattro giorni. New Delhi cerca di evitare i dazi statunitensi e negoziare un accordo commerciale bilaterale con Washington. Vance incontrerà il primo ministro Narendra Modi nel primo giorno della sua visita. I due leader dovrebbero discutere dei rapporti bilaterali delineati a febbraio, quando Modi incontrò il presidente Donald Trump a Washington. Gli Stati Uniti sono il principale partner commerciale dell'India e i due Paesi stanno conducendo negoziati con l'obiettivo di siglare un accordo commerciale bilaterale quest'anno. Si sono posti l'ambizioso obiettivo di più che raddoppiare il loro commercio bilaterale, portando il valore a 500 miliardi di dollari entro il 2030.
Alle 12 le campane della Basilica di San Pietro in Vaticano hanno suonato a lutto per Papa Francesco, morto il lunedì di Pasquetta all'età di 88 anni. Bergoglio si è spento alle 07.35 di stamattina.
Sono proseguite per tutta la notte le operazioni di spegnimento dell'incendio divampato nel pomeriggio di Pasqua in una fabbrica nella zona di Umbertide, in provincia di Perugia. Il rogo è stato quasi completamente domato dai Vigili del Fuoco, sebbene rimangano alcuni focolai isolati ancora attivi. La maggior parte del materiale plastico stoccato all’esterno è stata distrutta o gravemente danneggiata. Nonostante l'intensità, non si registrano feriti né casi di intossicazione tra i lavoratori, i soccorritori e la popolazione. Nella serata di Pasqua, la presidente della Regione Umbria, Stefania Proietti, accompagnata dalle autorità locali, ha fatto visita al luogo dell’incendio per manifestare il proprio sostegno ai soccorritori e valutare di persona la situazione.
Il 13 marzo 2013 il cardinale argentino Jorge Mario Bergoglio fu eletto Papa, dopo cinque scrutini, in seguito alla rinuncia di Benedetto XVI, avvenuta il 28 febbraio. Bergoglio assunse il nome di Francesco. L'elezione fu annunciata dal cardinale protodiacono Jean-Louis Tauran. "Il dovere del Conclave era di dare un Vescovo a Roma. Sembra che i miei fratelli Cardinali siano andati a prenderlo quasi alla fine del mondo… ma siamo qui…", le prime parole del Santo Padre dopo l'annuncio.