Lanci la campagna, aspetti i risultati… e niente.
Visualizzazioni? Ci sono. Clic? Anche.
Magari anche qualche commento entusiasta.
Ma le vendite? Il deserto.
Il telefono non squilla. Il carrello resta vuoto. Il fatturato non si muove.
Allora inizi a farti domande:
- È colpa del budget?
- Forse devo cambiare target?
- Meglio abbassare il prezzo?
E così provi a cambiare tutto: testi, immagini, messaggi, offerte…
Un ritocchino qua, uno là. Sperando che, questa volta, funzioni.
Ma ecco il punto: e se il problema fosse un altro?
E se la vera domanda non fosse “Cosa devo cambiare?”, ma “Perché ho fatto questa scelta in primo luogo?”
E non è solo una tua sensazione. Questo errore è più diffuso di quanto immagini.
Un brand di cosmetici ha investito 25.000€ in ads, ma le vendite sono rimaste a zero.
Un’azienda di elettrodomestici ha visto le conversioni crollare senza apparente motivo.
Un’impresa di logistica stava attirando solo candidati in cerca di lavoro, anziché clienti.
Tre settori diversi. Tre situazioni diverse. Lo stesso errore alla base.
Un errore che il 90% delle aziende commette ogni giorno.
Un errore che potrebbe costarti migliaia di euro… o peggio, farti smettere di credere nel marketing.
La verità è che la maggior parte delle aziende prende decisioni di marketing senza un’analisi dei big data per creare una strategia concreta.
Si fidano delle sensazioni, delle esperienze passate, delle solite “best practice” generiche… e poi si chiedono perché il marketing non funziona.
Guarda questo video con gli esperti della Central Marketing Intelligence, per scoprire cosa c’è dietro questi fallimenti (e soprattutto, come evitarli).
E nel frattempo, inizia a portarti a casa questo: se non sai esattamente perché stai facendo una scelta di marketing, è probabile che tu stia sbagliando.
Gli argentini per le strade di Buenos Aires continuano a piangere la morte di Papa Francesco, deceduto lunedì. Il papa argentino è morto all'età di 88 anni dopo che un ictus lo aveva mandato in coma e aveva causato un arresto cardiaco. Sabato i funerali a Roma.
"Ora, i critici hanno attaccato il mio presidente, il presidente Trump, per aver avviato una guerra commerciale nel tentativo di riportare i posti di lavoro del passato, ma nulla potrebbe essere più lontano dalla verità". Lo ha detto il vicepresidente americano Jd Vance, nel discorso pronunciato oggi a Jaipur durante la sua visita in India. Trump, ha aggiunto Vance "cerca di riequilibrare il commercio globale in modo che l'America, con amici come l'India, possa costruire un futuro degno di essere vissuto da tutti i nostri cittadini". Vance ha avuto colloqui con il primo ministro indiano Narendra Modi lunedì, mentre Nuova Delhi cerca di evitare i dazi americani, negoziando un accordo commerciale bilaterale con Washington e rafforzando i legami con l'amministrazione Trump.
Circa 250 vigili del fuoco cechi hanno lavorato per ore per contenere un enorme incendio scoppiato in una discarica a ovest di Praga. Quindici di loro hanno riportato ferite lievi. Il rogo è divampato in un sito di stoccaggio di rifiuti nella località di Rynholec lunedì 21 aprile, poco prima delle 19 e si presume ci vorranno giorni per spegnere completamente le fiamme. Ai residenti è stato consigliato di tenere le finestre chiuse. Il fumo denso prodotto dall'incendio è visibile da lontano, anche dalla capitale Praga.
Il presidente del Brasile Luiz Inácio Lula da Silva ha ricordato Papa Francesco in un breve videomessaggio in cui ha sottolineato che "è un giorno di grande tristezza, al di là della religione, per tutti coloro che fanno dell'amore la loro professione di fede". "Francesco era il papa dell'accoglienza, ed è per questo che oggi ci siamo svegliati sentendoci un po' orfani del suo affetto", ha detto Lula che ha poi aggiunto: "Francesco era il Papa della pace, del dialogo, dell'unità e dell'amore per tutte le forme di vita. Ha ripetutamente messo in guardia dalla crisi climatica e dalle minacce di distruzione del pianeta, capolavoro della creazione divina”.“ Sebbene oggi sia un giorno di profondo dolore, ricorderemo sempre la gioia di Papa Francesco, il sorriso che illuminava tutto e tutti. Il suo entusiasmo per la vita, il suo buon umore, il suo ottimismo e la sua passione per il calcio. Qualità che lo hanno reso il più brasiliano degli argentini”, ha concluso il presidente brasiliano.