Gli studenti del Politecnico di Torino hanno occupato l'università in vista della visita del ministro degli Esteri e vicepremier Antonio Tajani, atteso per l'inaugurazione dell'anno accademico dell'ateneo. Il blitz, organizzato da un gruppo di studenti dei Collettivi, è avvenuto nella notte. I manifestanti hanno esposto uno striscione con su scritto "Politecnico occupato! Via i signori della guerra dall'Università". Poi hanno annunciato un presidio di contestazione: "Non nella nostra università. Blocchiamo la guerra", questo quanto riportavano alcuni manifesti in riferimento alla crisi di Gaza. "Come studenti e studentesse del Politecnico - hanno spiegato gli universitari - dopo un interessante dibattito che ha approfondito questioni legate alla fase attuale della cosiddetta tregua in Palestina, abbiamo deciso di occupare la sede di corso Duca in opposizione all'arrivo del ministro Tajani all'inaugurazione dell'anno accademico del Politecnico".
Oggetto della protesta anche l'operato del Politecnico, messo sotto accusa per "la sua centralità strategica che si manifesta attraverso la stretta collaborazione con aziende come Leonardo che traggono spropositati guadagni grazie alle guerre che stanno insanguinando ogni angolo della Terra". Il ministro, invece, è stato messo nel mirino "in quanto rappresentante di un governo che preferisce destinare miliardi alle armi piuttosto che investire nei servizi e nella formazione". Subito dopo l'occupazione non sono mancati momenti di tensione: all'interno del complesso un gruppo composto da una ventina di dimostranti ha tentato di avvicinarsi all'aula magna "Giovanni Agnelli" ma ha trovato la strada sbarrata da un cordone della polizia e dopo un breve parapiglia ha desistito. Altri attivisti, invece, sono andati a fronteggiare agenti del reparto mobile della polizia in assetto antisommossa e sono stati respinti e allontanati con gli scudi.
Senza nominare il suo successore, l’ex presidente Joe Biden ha criticato l’amministrazione Trump durante il suo primo intervento pubblico da quando ha lasciato l’incarico, affermando che ha causato “tanti danni e tanta distruzione”. “In meno di 100 giorni, questa nuova amministrazione ha provocato così tanti danni e tanta distruzione. È quasi da togliere il fiato", ha dichiarato durante la Conferenza 2025 degli Attivisti, Consulenti e Rappresentanti per le Persone con Disabilità (ACRD). Biden ha indicato i tagli al personale federale come una delle cause per cui il sito dell'amministrazione della previdenza sociale sta andando in crash e le persone non riescono ad accedere ai propri account.
Un attacco russo sulla città ucraina di Kherson ha causato almeno un morto e tre feriti. L'amministrazione militare di Kherson ha dichiarato che la Russia ha utilizzato bombe teleguidate per colpire il centro di Kherson e ha continuato con massicci bombardamenti di artiglieria. Le autorità locali hanno anche riferito che Mosca ha utilizzato droni per l'attacco. A seguito del bombardamento, un impianto sportivo, un supermercato, auto civili e condomini privati sono stati distrutti.
Una sparatoria è scoppiata alla Wilmer Hutchins High School, un liceo di Dallas, in Texas. Quattro studenti sono rimasti feriti. Dopo l'intervento della polizia, la scuola è stata messa in sicurezza. Le autorità hanno dichiarato di aver identificato un sospetto ma non di aver effettuato alcun arresto. Le riprese aeree della Wilmer Hutchins High School hanno mostrato diverse auto della polizia presenti nel complesso. Il campus, situato nella zona sud di Dallas, conta circa 1.000 studenti.
Un uomo di 28 anni di Casal di Principe è stato arrestato dai carabinieri di Napoli al culmine di un lungo inseguimento contromano avvenuto la notte scorsa sulla Ss7 Quater. Intorno all'una di notte la centrale operativa ha ricevuto una nota dai carabinieri della stazione di Varcaturo: un uomo a bordo di un'auto si trovava nell’area di servizio lungo la SS7 Quater poco dopo l’uscita di Licola. Alla vista dei militari, l’autista ha ingranato la marcia imboccando contromano la superstrada. L’inseguimento a forte velocità è durato circa 10 chilometri durante i quali il fuggitivo ha tentato di far uscire fuori strada l’auto dei carabinieri.
La centrale operativa ha allertato anche le altre pattuglie in zona e la gazzella della sezione radiomobile della compagnia di Giugliano che hanno visto sfrecciare le due auto nel buio della notte. La gazzella ha quindi effettuato un inversione e partecipato all’inseguimento immortalando gli ultimi istanti. In via Lago Patria, con una manovra repentina, i carabinieri sono riusciti a far accostare l’uomo a bordo dell’utilitaria. L’autista, dopo una breve colluttazione, è stato bloccato e arrestato. L’uomo, che poco prima dell’arresto aveva lanciato un involucro con all’interno una dose di cocaina, è stato trasferito all’ospedale di Pozzuoli ed è risultato positivo alla cocaina. Il 28enne è stato denunciato anche per guida sotto l'effetto di sostanze stupefacenti. Il veicolo è stato sequestrato.