Sei esemplari di pesce gatto gigante del Mekong, uno dei pesci d'acqua dolce più grandi e più rari del mondo, sono stati catturati e rilasciati in Cambogia, alimentando le speranze di sopravvivenza della specie in via d'estinzione. Questi giganti marini possono raggiungere i 3 metri di lunghezza e pesare fino a 350 chili. Attualmente si trovano solo nel fiume Mekong, nel sud-est asiatico, ma in passato abitavano l'intero corso del fiume, lungo quasi 5mila chilometri, dal suo sbocco in Vietnam fino al suo corso settentrionale nella provincia cinese dello Yunnan. Il numero di esemplari di questa specie è diminuito dell'80% negli ultimi decenni a causa delle crescenti pressioni dovute alla pesca eccessiva, alle dighe che bloccano il percorso migratorio che i pesci seguono per riprodursi. Il ritrovamento di sei esemplari giganti non ha precedenti, i primi due erano sul fiume Tonle Sap, un affluente del Mekong non lontano dalla capitale cambogiana Phnom Penh: sono stati muniti di targhette di identificazione e rilasciati. I pesci catturati stavano apparentemente migrando dai loro habitat alluvionali vicino al lago Tonle Sap in Cambogia verso nord, lungo il fiume Mekong, probabilmente verso zone di riproduzione nel nord della Cambogia, nel Laos o in Thailandia.
Il vicepresidente Usa JD Vance è arrivato in India per una visita di quattro giorni. New Delhi cerca di evitare i dazi statunitensi e negoziare un accordo commerciale bilaterale con Washington. Vance incontrerà il primo ministro Narendra Modi nel primo giorno della sua visita. I due leader dovrebbero discutere dei rapporti bilaterali delineati a febbraio, quando Modi incontrò il presidente Donald Trump a Washington. Gli Stati Uniti sono il principale partner commerciale dell'India e i due Paesi stanno conducendo negoziati con l'obiettivo di siglare un accordo commerciale bilaterale quest'anno. Si sono posti l'ambizioso obiettivo di più che raddoppiare il loro commercio bilaterale, portando il valore a 500 miliardi di dollari entro il 2030.
Alle 12 le campane della Basilica di San Pietro in Vaticano hanno suonato a lutto per Papa Francesco, morto il lunedì di Pasquetta all'età di 88 anni. Bergoglio si è spento alle 07.35 di stamattina.
Sono proseguite per tutta la notte le operazioni di spegnimento dell'incendio divampato nel pomeriggio di Pasqua in una fabbrica nella zona di Umbertide, in provincia di Perugia. Il rogo è stato quasi completamente domato dai Vigili del Fuoco, sebbene rimangano alcuni focolai isolati ancora attivi. La maggior parte del materiale plastico stoccato all’esterno è stata distrutta o gravemente danneggiata. Nonostante l'intensità, non si registrano feriti né casi di intossicazione tra i lavoratori, i soccorritori e la popolazione. Nella serata di Pasqua, la presidente della Regione Umbria, Stefania Proietti, accompagnata dalle autorità locali, ha fatto visita al luogo dell’incendio per manifestare il proprio sostegno ai soccorritori e valutare di persona la situazione.
Il 13 marzo 2013 il cardinale argentino Jorge Mario Bergoglio fu eletto Papa, dopo cinque scrutini, in seguito alla rinuncia di Benedetto XVI, avvenuta il 28 febbraio. Bergoglio assunse il nome di Francesco. L'elezione fu annunciata dal cardinale protodiacono Jean-Louis Tauran. "Il dovere del Conclave era di dare un Vescovo a Roma. Sembra che i miei fratelli Cardinali siano andati a prenderlo quasi alla fine del mondo… ma siamo qui…", le prime parole del Santo Padre dopo l'annuncio.