Donald Trump punge ancora. A pochi giorni dalle elezioni, il candidato per la presidenza americana se la prende con la sfidante: Kamala Harris. Accade durante un comizio a New York, dal palco del Madison Square Garden, dove il tycoon definisce la democratica "un relitto ferroviario che distrugge tutto ciò che incontra sulla sua strada". Per lui nominare Harris presidente "sarebbe una scommessa con la vita di milioni e milioni di persone". Addirittura "ci porterebbe alla Terza Guerra Mondiale".
Trump intende candidarsi come "la scelta migliore per sistemare tutto ciò che Kamala Harris ha rotto". Parole che arrivano dopo altri attacchi, in cui l'ex presidente Usa definiva la sfidante "pigra", una "persona stupida", per poi chiedersi: "Beve? È drogata?". A correre in soccorso di Kamala, Michelle Obama. La fu first lady statunitense si è appellata direttamente ai cittadini. "Un voto per lui - ha affermato riferendosi a Trump - è un voto contro di noi, contro la nostra salute, contro il nostro lavoro. Quindi, amici, prima di votare chiedete a voi stessi da quale parte della storia volete essere".
Parlando al pubblico, Michelle ha dettagliato "tutte le sofferenze" che sta infliggendo alle donne americane le sentenza della Corte Suprema che ha abolito il diritto costituzionale all'aborto, una sentenza per cui Trump dice di aver contribuito con le nomine di tre giudici anti-aborto. "E con Trump alla Casa Bianca - ha concluso - le cose potranno solo peggiorare per le donne, ha avvisato rivolgendosi ora direttamente a loro: "dobbiamo usare la nostra voce per chiarire queste scelte agli uomini che amiamo, le nostre vite valgono più della loro rabbia e delusione".
Sono 900 i giovani cremonesi arrivati a Roma, pronti per il giubileo degli adolescenti e per rendere l’ultimo omaggio a Papa Francesco. I ragazzi si sono trasferiti insieme agli organizzatori della Federazione Oratorio Cremonesi e la Diocesi di Cremona al Roma Fiere, nel padiglione 2 di Roma Fiere, dove è stata allestita la zona per le Diocesi Lombardi, e nello specifico anche per la Diocesi di Cremona. Dopo un'iniziale attesa hanno iniziato a trasferirsi in pullman verso la Basilica di San Paolo Fuori le Mura dove attenderanno il passaggio dalla Porta Santa. Si tratta di una delle quattro basiliche papali, insieme a San Pietro in Vaticano, San Giovanni in Laterano e Santa Maria Maggiore.
Il presidente russo, Vladimir Putin, ha accolto a Mosca l'inviato speciale del presidente statunitense Steven Witkoff. Si tratta del secondo incontro tra i due nelle ultime due settimane e del quarto dall'inizio dell'anno. L'ultimo è avvenuto a San Pietroburgo l'11 aprile ed è durato più di quattro ore. Peskov ha spiegato che "la sostanza è molto complessa, quindi le conversazioni tendono a essere piuttosto lunghe". Il Cremlino ha definito i contatti con Witkoff estremamente utili e ha osservato che si tratta di un "canale molto valido e affidabile per comunicare le posizioni" tra Putin e Trump.
Sono diverse centinaia gli attivisti pro-Pal che si sono riuniti a Milano per partecipare alla manifestazione promossa dall'Anpi per le celebrazioni dell'80esimo anniversario dalla Liberazione. Il gruppo, composto anche da antagonisti e miltanti dei centri sociali, si è presentato all'appuntamento in anticipo con l'obiettivo di occupare la testa del corteo, ma su questo sono in corso trattative con gli organizzatori della manifestazione: a quanto si è appreso, i pro Pal sarebbero orientati a 'concedere' la testa del corteo all'Anpi, a condizione però che ad aprire il serpentone ci sia anche una delegazione composta da una decina di donne palestinesi. Partita la manifestazione, secondo quanto si è potuto appredere, i gruppi Pro Pal si staccheranno dal corteo all'altezza di piazza San Babila. Ed è qui che potrebbero verificarsi momenti di tensione al passaggio della Brigata Ebraica, che partecipa alle celebrazioni insieme a una delegazione di ucraini. La manifestazione si concluderà in piazza del Duomo, con gli interventi istituzionali dal palco allestito all'ombra della Madonnina.
Suonano in contemporanea alle 13.11 i cellulari di chi si trova a Roma: è It-alert che avvisa che piazza San Pietro sarà chiusa alle 17 e la Basilica alle 18. Alcune persone si sono spaventate, poiché normalmente questo sistema viene utilizzato soprattutto per le allerte come terremoti o alluvioni. Il messaggio è stato trasmesso in italiano, inglese e francese.