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Biden interrotto dai contestatori al comizio pubblico

sabato 13 luglio 2024
1' di lettura

Piove sul bagnato per Joe Biden: ci mancavano i contestatori politici. Il presidente degli Stati Uniti, impegnato nel tour elettorale che lo vede contrapposto al suo sfidante alle presidenziali di novembre Donald Trump, è stato interrotto in un comizio a Detroit da un gruppo di manifestanti filo-palestinesi. Scortati fuori dalla sicurezza mentre continuavano a cantare "Palestina libera, libera", sono stati salutati dal leader democratico con bonarietà.

Biden ha detto di comprendere "la loro passione" e ha poi aggiunto: "Questa guerra deve finire". Chissà come accoglieranno la notizia in Israele, E chissà se le parole del presidente scateneranno nuovi scossoni sul fronte donazioni, con il capo della Casa Bianca quasi sul lastrico. 

I finanziatori democratici nelle ultime ore hanno infatti congelato 90 milioni di euro destinati alla campagna presidenziale: soldi che verranno sbloccati solo se Biden deciderà di fare un passo indietro e ritirare la propria candidatura, come gli suggeriscono da giorni diversi esponenti dello stesso partito democratico, influenti opinionisti d'area liberal e pure star di Hollywood come George Clooney, autore di un appassionato (e durissimo) editoriale sul New York Times. 

Tutto il mondo anti-Trump è ormai convinto dell'impossibilità dell'81enne presidente di reggere il confronto con il tycoon repubblicano, azzoppato da inquietanti svarioni psicofisici che hanno evidenziato al mondo intero i possibili, gravi problemi di salute del commander-in-chief degli Stati Uniti. 

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Carlo Nicolato

Milano, prima edizione del Trans Pride in giorno anniversario legge 164

Nel giorno in cui si celebra il 43° anniversario della legge 164 del 1982, che per la prima volta ha riconosciuto legalmente in Italia le persone trans consentendo la rettifica anagrafica del sesso nei registri dello stato civile, ha preso il via il primo Trans Pride Milano. Il corteo è partito da piazza Duca D’Aosta, davanti alla stazione centrale, e ha visto la partecipazione di alcune migliaia di persone che hanno sfilato dietro uno striscione con la scritta: “contro ogni repressione trans e rivoluzione”. “Oggi si celebra il primo Trans Pride di Milano, il 4 maggio è una data particolare per noi perché nel 1982 fu approvata la 164, che è l’unica legge ad oggi che regola i nostri percorsi di affermazioni di genere”, ha dichiarato Alec di Trans Pride Milano. “È una legge che ha i suoi tempi, insomma sono passati 43 anni, però è tempo appunto di creare altre alternative, di iniziare ad ascoltare la comunità sotto questo fronte, soprattutto di smetterla di fare tavoli in cui noi non ci siamo, in cui si parla di noi però e i percorsi che vengono proposti non sono ciò che noi desideriamo”, ha concluso.

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