Attimi di tensione al corteo animalista organizzato a Milano dalla deputata Michela Vittoria Brambilla. Poco prima della partenza del corteo, quando in piazza Oberdan si stavano alternando interventi al microfono, l’influencer e attivista dei diritti degli animali, Enrico Rizzi ha tentato di prendere la parola, subito bloccato dal servizio d’ordine. Ne è nata una colluttazione con alcuni attivisti e per calmare gli animi sono dovuti intervenire gli agenti della polizia presenti sul posto a tutela dell’ordine pubblico. "È successo semplicemente che io ho solo nominato il nome della Brambilla e sono stato attaccato dalle forze dell'ordine che mi hanno spinto e hanno cercato di portarmi via dal corteo semplicemente perché ho detto che la deputata Brambilla anziché venire qui a fare passare lo dovrebbe stare più tempo in parlamento, visto che state eletta dai cittadini per essere rappresentante di tutti e in parlamento non ci va mai. Soltanto questo. Sono stato spinto dalla polizia e hanno tentato di allontanarmi”, ha spiegato l’influencer. La discussione è andata avanti per diversi minuti e le forze dell’ordine hanno faticato a riportare la calma e far partire il corteo. La marcia, organizzata dalla deputata di Noi Moderati per chiedere l’approvazione della cosiddetta ‘Legge Brambilla’ di cui è relatrice e che prevede l’inasprimento delle pene per chi maltratta gli animali, è proseguita senza ulteriori episodi.
Una fregata francese ha abbattuto un drone lanciato dallo Yemen che aveva preso di mira le rotte marittime nel Mar Rosso. L'esercito francese ha mandato il video dell'azione. La nave francese fa parte della missione Aspides dell'UE che garantisce la sicurezza dei corridoi marittimi in questa regione ad alto traffico.
Un cittadino tunisino residente a Cosenza ritenuto appartenente all'Isis è stato arrestato dagli agenti della Digos della Questura di Catanzaro, unitamente a personale della Digos di Cosenza e della Direzione centrale Polizia di prevenzione, in esecuzione di un decreto di fermo di indiziato di delitto emesso dalla Procura di Catanzaro.
Il delitto ipotizzato è associazione di natura transnazionale con finalità di terrorismo denominata Isis, nell'ambito della quale avrebbe assunto il ruolo di organizzatore. L'uomo fermato, che si professava salafita–takfira, era ricercato nel Paese di origine per essere stato coinvolto in attività terroristiche e, secondo quanto emerso, era determinato a compiere un attentato terroristico in Italia nel prossimo futuro.
L'indagine ha consentito di delineare l’esistenza e l'operatività di una struttura criminale idonea a mettere in opera atti terroristici, che svolgeva attività di proselitismo e indottrinamento finalizzata a inculcare una visione positiva del martirio per la causa islamica nonché attività di addestramento militare e il cui obiettivo era quello di sovvertire gli ordinamenti statuali, soprattutto quelli relativi a Stati dove la popolazione è a maggioranza musulmana, tendendo a creare strutture teocratiche, dove i vertici dispongono che le leggi siano di derivazione divina e che le stesse debbano essere rigidamente osservate. L'organizzazione promuoveva ideali di radicalismo religioso e l’avversione verso la popolazione ebraica e l’ambiente di vita in Italia.
Le attività svolte sono state documentate attraverso l’acquisizione di file inneggianti la Jihad, di filmati su attentati e scene di guerra rivendicati dall'Isis. Sono stati inoltre acquisiti documenti illustrativi della preparazione di armi ed esplosivi, delle modalità con cui raggiungere luoghi di combattimento e come trasmettere in rete messaggi criptati.
Dal cielo, a bordo dell’elicottero Drago 66 dei vigili del fuoco, Brusasco, piccolo centro della provincia di Torino, è simile a una enorme laguna e le campagne sembrano scomparse: al loro posto solo acqua, fango e qualche albero che ancora resiste. Tra i rami affiora appena il tetto di un’auto. Dentro c’è qualcuno che aspetta di essere salvato. Il vigile del fuoco si cala lentamente con il verricello, atterra sul veicolo sommerso, parla con la persona intrappolata e la rassicura. Poi la lega a sé con l’imbracatura. Insieme salgono, sospesi nel vuoto, fino a raggiungere l’elicottero.
Il vicepresidente degli Usa JD Vance è sbarcato dall'Air Force Two all'aeroporto di Ciampino venerdì, poco prima delle otto. Era accompagnato dalla moglie Usha e dai tre figli. Vance teneva in braccio la figlia Mirabelle, di due anni. Alle 13 viene ricevuto a Palazzo Chigi dalla presidente del Consiglio Giorgia Meloni, di ritorno da Washington, dove ha incontrato il presidente americano Donald Trump.