Vigili del Fuoco al lavoro a Beirut, in Libano, per ripulire la strada dalle macerie dell'edificio colpito dal raid in cui è stato ucciso il numero due di Hamas, Saleh Al-Arouri. Il 2 gennaio, in un attacco di cui Israele non ha rivendicato la paternità ma che secondo fonti della Difesa americane è stato effettuato proprio dallo Stato Ebraico, l'ufficio dove si trovava Al-Arouri, in un quartiere periferico della capitale libanese, è stato colpito da un missile. Oltre a lui, hanno perso la vita altre cinque persone. Al-Arouri, 57 anni, era considerato de-facto il leader dell’ala militare di Hamas in Cisgiordania ed era uno degli uomini che Israele intendeva eliminare già prima degli attacchi del 7 ottobre.
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