Siparietto alla Camera tra Giorgio Mulè e il deputato Davide Faraone. Durante le operazioni di voto il vicepresidente della Camera scherza con l'esponente di Italia Viva: "Un po' di ritmo! Intende votare o fa due passi? Vabbè che il suo cognome incute timore...". Intanto Giorgia Meloni ha fatto il suo ingresso in Aula tra gli applausi dei colleghi della maggioranza: "Vengo qui per consegnare il testo delle dichiarazioni in vista del Consiglio europeo, ci vediamo più tardi per il dibattito". Mulè ha infatti aggiunto che il dibattito si terrà a partire dalle 16.
Già nel corso delle repliche al Senato, il premier ha ribadito: "Non può esserci nessuna ambiguità nel condannare nel modo più fermo i crimini dei quali Hamas si è reso responsabile; non può esserci nessun distinguo sulla condanna a ogni forma di antisemitismo, compresa quella di matrice islamica e quella che viene camuffata da avversione allo Stato d'Israele".
E ancora, lanciando una chiara frecciata alle opposizioni: "L'Italia affronterà le sfide a schiena dritta grazie alla credibilità che abbiamo guadagnato nell'ultimo anno. Credibilità scaturita da una visione coerente e definita, dalla fiducia degli italiani che sentiamo forte alle nostre spalle, grazie al sostegno di una maggioranza politica compatta, figlia di quella fiducia, fatevene una ragione, grazie all'orizzonte di legislatura del Governo, grazie al lavoro serio e incessante che ha fatto comprendere che abbiamo l'orgoglio di rappresentare la nostra straordinaria nazione e vogliamo giocare ogni partita da protagonisti. Siamo l'Italia e ora ne siamo consapevoli".
Fonte video: Camera Agenzia Vista / Alexander Jakhnagiev