Centinaia di persone hanno preso parte alla protesta contro le morti in strada a Milano. 'Adesso fermiamo la città' lo slogan della manifestazione che ha bloccato la circonvallazione meneghina a partire dalle 19 e fino alle 20.30, organizzata da 60 associazioni che promuovono la mobilità senza auto. Quattro i punti cardine da dove sono partiti i cortei: viale Bianca Maria (angolo Mascagni), viale Beatrice d’Este (angolo Melegnano), viale di Porta Vercellina (angolo Biffi) e Bastioni di Porta Nuova (angolo Solferino). In tanti, a piedi o con le bici, hanno sfilato per le vie fermando il traffico automobilistico. Da inizio anno, infatti, sono state 20 le vittime della strada. L'ultima una 75enne uccisa da un camion dell'Amsa il 18 settembre scorso. "Milano non deve essere cosi pericolosa, non è dei martiri. Siamo qui per chiedere una città diversa e andremo fino a Palazzo Marino", ha detto un manifestante prima della partenza del corteo da Porta Nuova. Tante le richieste avanzate al Comune tra cui: città a 30 km/h subito, strade 'scolastiche' davanti a ogni istituto, una città ciclabile, stop alla tolleranza del parcheggio selvaggio, ripristino immediato delle domeniche a piedi.
Mercoledì è atterrato all'aeroporto di Caracas, in Venezuela, un volo con a bordo 174 migranti espulsi dagli Stati Uniti, 145 uomini e 29 donne. Viaggiavano su un aereo di linea della compagnia statale Conviasa. A marzo, sono ripresi i voli di rimpatrio dagli Usa.
Il presidente ucraino Zelensky è arrivato in Sudafrica per una visita di Stato dopo le nuove accuse del presidente degli Stati Uniti Donald Trump secondo cui starebbe prolungando la guerra contro la Russia respingendo qualsiasi piano di cessione del territorio ucraino in un accordo di pace. Zelensky incontrerà il presidente sudafricano Cyril Ramaphosa nel tardo pomeriggio presso gli Union Buildings, sede del governo a Pretoria: al centro dei colloqui “aree di cooperazione con l'obiettivo di sostenere gli sforzi per portare una pace duratura”, secondo quanto riferito dall'ufficio di Ramaphosa.
Viviamo in un contesto in cui l’instabilità è la nuova normalità. Non parliamo solo di crisi geopolitiche o di oscillazioni nei consumi. Stiamo assistendo a una trasformazione strutturale del modo in cui si compete. Nuovi player entrano con facilità grazie al digitale. Soluzioni alternative spuntano da categorie che prima nemmeno consideravi. E i clienti? Sempre più imprevedibili, sempre più esigenti. In questo scenario caotico, prendere decisioni strategiche diventa una vera e propria sfida.
Ecco perché serve un cambio di prospettiva. Uno strumento che ti aiuti a vedere il quadro completo, non solo ciò che hai davanti. Si chiama modello delle 5 Forze di Porter. Un framework spesso dato per scontato, ma che — se utilizzato in modo attuale e supportato dai dati giusti — permette di leggere le dinamiche competitive con maggiore chiarezza. Non si tratta solo di “conoscere il mercato”, ma di comprendere quali forze stanno agendo sul tuo business: chi ti sta sottraendo quote, quali alternative stanno guadagnando terreno, e quanto potere hanno davvero i tuoi clienti e fornitori. Ma soprattutto: quanto spazio reale hai per proteggere e far crescere la tua impresa?
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Paura a Istanbul per un forte terremoto di magnitudo 6.2. Il sisma, avvertito nella metropoli turca e nelle zone limitrofe, mentre la gente era al lavoro o in casa, molti hanno cercato riparo in strada. Al momento non si hanno notizie di feriti o danni.