Una delle abitudini più potenti per un imprenditore è in realtà molto semplice: leggere! Leggere i quotidiani e le notizie del giorno, seguendo i trend del mercato, e soprattutto leggere libri per arricchire la propria mente e acquisire nuove competenze.
Per diventare più data driven, ovvero per imparare a prendere decisioni basandosi sui dati e non sulle opinioni, un mezzo è proprio leggere i giusti libri. Non si tratta di libri per tecnici o dedicati in modo specifico ai dati, ma di libri che permettono di affrontare ambiti del business e del marketing ragionando attraverso schemi, regole e metriche chiave!
Per questo, gli esperti della Central Marketing Intelligence hanno selezionato 5 libri dalle loro librerie che sono in grado di far fare questo salto di mentalità: da libri dedicati alle strategie data driven, come Data Strategy di Bernard Marr, a libri che aiutano a trasformare l’analisi della concorrenza in schemi chiari, come il famosissimo Oceano Blu.
Questi 5 libri sono la chiave per capire meglio il ruolo dei dati, comprendere come visualizzare le informazioni, interiorizzare i dati chiave che servono alla tua crescita, fissare le regole immutabili del posizionamento e del marketing e fornirti le linee guida per studiare il tuo settore. Scopri quindi quali sono questi 5 libri e perché leggerli subito!
“Tutti i ponti uniscono. Il mio mestiere è quello di fare ponti e avvicinare i popoli. C’è chi fa scioperi e c’è chi fa ponti e aumenta gli stipendi. Ognuno fa il suo". Così il ministro dei Trasporti e segretario della Lega Matteo Salvini sullo sciopero generale Cgil di oggi a margine della cerimonia di intitolazione a San Francesco d’Assisi del Ponte dell’Industria di Roma.
"Essere conservatore significa difendere ciò che ami, ciò di cui sei fatto, ciò che sei: tuttavia sapete meglio di me che, in questi tempi, fare questo sia diventato per certi versi rivoluzionario. Il mondo in cui viviamo ci spinge verso un’altra direzione: vogliono che ci omologhiamo, ma il conservatorismo è l’antidoto a una civilizzazione che non crede più in se stessa e demonizza tutto ciò che abbiamo creato. Le identità forti non hanno paura delle altre: quando ci dicono di nascondere la nostra identità o che non siamo aperti agli altri si sta verificando esattamente l’opposto. Imparare le lezioni del passato ci permette di fare un salto nel futuro: è questo il mondo di cui fa parte ogni conservatore, vi ringrazio per far parte di questa famiglia e per combattere con voi; sappiamo di essere dalla parte giusta della storia", o ha detto la premier Meloni ricevendo il premio Thatcher.
Fonte: Agenzia Vista / Alexander Jakhnagiev
La difesa di Andrea Sempio, indagato dalla Procura di Pavia per l'omicidio di Chiara Poggi, ha presentato 14 "punti di contatto" tra lui e la vittima, includendo l'uso comune del telecomando della TV, utilizzato dalla vittima la mattina dell'omicidio. L'avvocato Liborio Cataliotti ha spiegato che il DNA trovato sulle unghie di Chiara, legato al cromosoma Y della famiglia Sempio, potrebbe derivare da un contatto indiretto con oggetti condivisi. Nonostante ciò, la difesa solleva dubbi sulla solidità scientifica della prova, che non è considerata determinante in sede giuridica. Il legale di Sempio ha anche definito la perizia come una "pistola d'acqua" piuttosto che una "pistola fumante". Il 18 dicembre la consulente della difesa, Denise Albani, presenterà una nuova valutazione dei dati. La procura dovrà confrontarsi con questa nuova relazione, mentre la difesa prepara ulteriori perizie per esplorare ogni possibile ipotesi.
“Io credo che un governo, anzi dei politici che hanno rispetto delle istituzioni, dovrebbero ascoltare questa sofferenza che viene dal Paese, questa protesta che viene dal Paese e poi, sì, siamo anche comunisti”. Risponde così il segretario generale della Cgil di Milano, Luca Stanzione alla ministra dell’Università, Anna Maria Bernini che ieri ad Atreju ha apostrofato alcuni contestatori con la frase “Siete solo dei poveri comunisti”.