D'estate le grandi città si svuotano ed è proprio durante questi mesi che il numero delle persone che si rivolgono al servizio di supporto psicologico e psicosociale di Croce Rossa Italiana aumenta. Chi vive nei grandi centri urbani che si spopolano, soffre maggiormente le forme di isolamento e i problemi psicologici come ansia e solitudine si acutizzano. Attraverso il numero di pubblica utilità 1520 è possibile entrare in contatto con gli operatori della Centrale di Risposta Nazionale della Croce Rossa Italiana, i Comitati Territoriali e i Servizi socio-sanitari per ottenere un aiuto concreto soprattutto per chi non ha la possibilità economica per rivolgersi a psicologi privati o per diversi motivi, non può rivolgersi a strutture pubbliche. “Non parliamo solo di anziani. La solitudine e il disagio emotivo e psicologico riguardano tutti quanti noi. Nell'ultimo anno stiamo assistendo ad un aumento delle richieste da parte di persone nel range di età dai 18 ai 40 anni”, spiega Fabio Specchiulli, psicoterapeuta responsabile del servizio: “Noi siamo attivi dal 2019 ma con il Covid i dati sono aumentati e nell'ultimo anno possiamo parlare di un numero 5 volte maggiore rispetto al 2021. Le persone hanno sempre più difficoltà a relazionarsi tra di loro e questo porta a problematiche di solitudine e di isolamento sociale”. Il 1520 risulta così un primo grande appiglio a cui rivolgersi nel momento in cui ci si rende conto di vivere un disagio emotivo e psicologico. La dottoressa Roberta Tuscano è una delle psicologhe che ogni giorno parla con le persone che si rivolgono al servizio: “Quando una persona fa la richiesta di supporto psicologico, viene ricontattata e una volta capite le motivazioni che l'hanno portata a rivolgersi a noi, inizia il percorso che dura un massimo di otto incontri telefonici e si lavora su quelle che sono le difficoltà di cui la persona ci parla”. Il desk di supporto psicologico e psicosociale della Centrale di Risposta Nazionale è solo un primo passo. Attraverso l'attività dei volontari della Croce Rossa Italiana, presenti in maniera capillare su tutto il territorio nazionale, la persona viene inserita in un contesto che ha lo scopo di costruire una nuova rete sociale di supporto che permetta di sentirsi meno isolati e quindi meno sole.
Sono 17 le persone arrestate nell'ambito dell'indagine coordinata dalla Procura di Napoli che ha permesso di smantellare un'organizzazione criminale che pianificava e metteva a segno truffe ai danni di anziani. L'inchiesta è nata a Genova, dove i Carabinieri hanno scoperto gli autori di una delle truffe poste in essere dall'organizzazione, con base logistica a Napoli; da lì è stato possibile ricostruire complessivamente 33 truffe, di cui 27 consumate e 6 tentate, perpetrate tra maggio 2024 e gennaio 2025, con profitti illeciti ancora in corso di quantificazione ma che superano di gran lunga i 300mila euro.
Il modus operandi seguiva sempre lo stesso schema: le vittime venivano contattate telefonicamente da sedicenti carabinieri o avvocati, i quali riferivano che un parente dell'anziana vittima, di solito un figlio o un nipote, aveva provocato un incidente stradale con una persona gravemente ferita, spesso una donna incinta. A quel punto, approfittando dello stato di agitazione della vittima, i truffatori gli facevano credere che, per evitare l'arresto del proprio parente, sarebbe stato necessario pagare immediatamente una "cauzione" per risarcire il ferito, spingendo la vittima a mettere a disposizione il denaro e i gioielli custoditi in casa che, entro un breve lasso di tempo, un incaricato avrebbe ritirato. Per evitare che la vittima avesse ripensamenti o chiedesse aiuto, il "telefonista" continuava ininterrottamente a intrattenerla al telefono, rimarcando la gravità dei fatti e il poco tempo disponibile per risolvere la situazione, fino a quando il "trasfertista" prelevava i beni e si dileguava.
Siamo “nel mezzo dei negoziati di pace più intensi e mirati dall’inizio di questa guerra. Non stiamo parlando di una pausa o di una soluzione temporanea e incerta. Stiamo lavorando a stretto contatto con i partner per porre fine finalmente alla guerra russa contro l’Ucraina”. Lo ha dichiarato il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, nel suo discorso al Parlamento dei Paesi Bassi, sottolineando che Kiev ha ancora bisogno "dello stesso forte sostegno politico" di cui gode dall'inizio del conflitto.
L'esercito degli Stati Uniti ha annunciato che la Joint Task Force Southern Spear ha condotto un attacco in acque internazionali contro tre imbarcazioni ritenute coinvolte in attività di narcotraffico nell'Oceano Pacifico orientale. Nell'attacco, fa sapere l'Us Southern Command in un post pubblicato su X, "sono morti 8 narcoterroristi, 3 sulla prima nave, 2 sulla seconda e 3 sulla terza". L'attacco è stato condotto "sotto la direzione del Segretario Pete Hegseth" e, si legge ancora nel post, "l'intelligence ha confermato che le imbarcazioni stavano transitando lungo note rotte del narcotraffico nel Pacifico orientale ed erano coinvolte in attività di narcotraffico".
Il salvataggio, ripreso dall'alto da un drone, di un escursionista rimasto bloccato nelle sabbie mobili lo scorso 7 dicembre nel parco nazionale di Arches nello Utah (Stati Uniti). L'uomo, la cui identità non è stata resa nota, stava attraversando un piccolo canyon nel secondo giorno di un trekking di 32 chilometri quando è sprofondato fino alla coscia. Incapace di liberarsi, l’escursionista ha attivato un dispositivo di emergenza satellitare e sono arrivati i soccorritori della contea di Grand. Attraverso la telecamera, si vede un ranger del parco che lancia una pala all'uomo, ma le sabbie mobili tornano a richiudersi non appena l'uomo cerca di scavare.
Così, la squadra di soccorso ha posizionato una scala e delle assi vicino all’escursionista e ha lavorato lentamente per liberargli la gamba. A quel punto l'escursionista era rimasto in piedi nel fango quasi gelido, con temperature tra i -6 e i -1 gradi Celsius, per un paio d’ore. I soccorritori lo hanno riscaldato finché non è riuscito a stare in piedi e poi a camminare. Successivamente ha ripreso la marcia da solo, portando persino il suo zaino.