C’è chi paga un privato per far pulire il marciapiede, chi si affida ad una mail al Comune, chi protesta bruciando i cassonetti e chi si arrende pensando “che tanto il problema della monnezza a Roma non si risolverà mai”. Come ogni anno l’estate romana si porta con sé l’immancabile olezzo dell’immondizia abbandonata nelle strade. Un problema che ha attraversato tutte le giunte, di ogni colore, senza trovare soluzioni. Il quadrante più colpito è quello Est. Pigneto, Centocelle, Tor Sapienza, Quarticciolo, Tuscolano intere zone completamente invase da immondizia. Armadi, frigoriferi, giocattoli ma anche spazzatura (indifferenziata) di ogni tipo che con le alte temperature si scalda emanando odori terribili che investono, bar, ristoranti e addirittura farmacie. Oltre agli odori l’immondizia si porta con sé anche animali, tanti, che entrano poi nelle case, nelle scuole. Per l’Ama il problema è dovuto non al passaggio dei mezzi, che viene garantito, ma allo scarico. La chiusura di Malagrotta e l’interruzione del Tmb di Rocca Cencia hanno di fatto creato un problema di raccolta della spazzatura cui il Comune ha risposto con l’annuncio della costruzione di termovalorizzatore. Nel frattempo però per i romani prosegue l’inferno.
Un acquario di New Orleans sta curando 35 tartarughe marine Kemp's ridley in grave pericolo di estinzione che sono state colpite dal freddo sulla costa orientale degli Stati Uniti. I funzionari dell'Audubon Aquarium Rescue affermano che le tartarughe sono state trovate il mese scorso in Massachusetts dopo essere state esposte all'aria e all'acqua gelide che le hanno fatte finire sulla spiaggia. Si tratta di un fenomeno chiamato “cold stunning” (stordimento da freddo) e molte di loro soffrivano di disidratazione e polmonite. Sono state inizialmente curate dal New England Aquarium prima di essere trasportate in aereo a New Orleans. I funzionari dell'acquario affermano che le tartarughe marine Kemp's ridley sono le tartarughe marine più a rischio di estinzione al mondo e trascorrono la maggior parte della loro vita lungo la costa del Golfo.
Un’imbarcazione civile di proprietà turca è stata danneggiata in seguito a un attacco aereo russo contro la città portuale ucraina di Odessa, sul Mar Nero. Lo ha confermato il presidente Volodymyr Zelenskyy, precisando che i bombardamenti hanno colpito l’area portuale di Chornomorsk, nella regione sud-occidentale dell’Ucraina. Le immagini diffuse dal Servizio di emergenza statale ucraino mostrano i vigili del fuoco impegnati a domare un vasto incendio a bordo della nave colpita. Secondo i media locali, l’imbarcazione appartiene a una compagnia turca. L’attacco ha provocato danni anche alle infrastrutture civili della zona, lasciando diverse aree di Odessa senza elettricità e acqua. Le autorità continuano a valutare l’entità dei danni mentre proseguono le operazioni di emergenza.
“Tutti i ponti uniscono. Il mio mestiere è quello di fare ponti e avvicinare i popoli. C’è chi fa scioperi e c’è chi fa ponti e aumenta gli stipendi. Ognuno fa il suo". Così il ministro dei Trasporti e segretario della Lega Matteo Salvini sullo sciopero generale Cgil di oggi a margine della cerimonia di intitolazione a San Francesco d’Assisi del Ponte dell’Industria di Roma.