Mamma beve, bimbo beve: campagna choc a Treviso
La pubblicità vuole sensibilizzare le donne incinte sul problema del consumo di alcolici durante la gravidanza
Un'immagine choc, naturalmente una provocazione, che ha l'obiettivo di sensibilizzare le donne in dolce attesa sui rischi, tra cui ritardi fisici e mentali, che corre il bambino a causa del consumo di alcolici durante la gravidanza. La campagna pubblicitaria ideata da Fabbrica, l'agenzia di comunicazione del gruppo Benetton, è stata realizzata per la Asl 9 di Treviso: su manifesti e volantini compare la scritta "Mamma beve, bimbo beve" e la figura di un bicchiere di spritz, l'aperitivo più in voga tra i giovani italiani, dove all'interno galleggia un piccolo feto. La pubblicità apparirà su mezzi pubblici locali e forse, con l'aiuto della Fipe-Confcommercio e di Ebicom, arriverà anche nei ristoranti e negli esercizi commerciali. In Italia, si stima che il 60% delle donne in gravidanza beve alcolici ma siccome non è stata ancora riscontrata una quantità minima sicura, gli esperti consigliano l'astensione totale. In Europa, la European Alcohol Policy Alliance, ha stimato che 1 bambino su 100 può avere problemi una volta nato derivati proprio dal consumo di alcol da parte della mamma. «Questa campagna - dice Franco Zoppè, presidente della Fipe-Confcommercio - per la particolarità che la caratterizza, richiede sensibilità, preparazione e partecipazione da parte nostra, che da anni ci formiamo sui temi delle dipendenze e degli abusi, collaborando con i diversi soggetti, diventando attori di una comunità educante, nella convinzione che educare, e non proibire, sia ora quanto mai necessario e importante». «Avere un figlio - sottolinea Claudio Dario direttore generale dell'Ausl di Treviso - rappresenta uno dei momenti più importanti della vita, ed è fondamentale che le future mamme e le loro famiglie sappiano come affrontare questa tappa evitando rischi e comportamenti che possano compromettere la salute della madre e del nascituro. Per questa ragione abbiamo scommesso su una strategia di prevenzione originale e innovativa non solo dal punto dell'impatto mediatico, ma partendo dall'idea che la tutela della gravidanza non può prescindere dalla sensibilizzazione dei referenti per la salute e delle future generazioni di genitori». "Mamma beve, bimbo beve" rientra in un progetto più ampio: "Kambio Marcia - In attesa cambia", realizzato dal servizio di alcologia del dipartimento per le dipendenze, in collaborazione con l'Università degli studi di Trieste.