Sul curriculum niente foto da velina o macho man
Con il Cv Europeo si spegne la luce sull'abilità espressiva: qualche consiglio per rendere quei fogli vincenti
Il Curriculum Vitae in formato Europeo è come un ristorante al buio dove si valutano i cibi solo per gli ingredienti e il loro accostamento e non per l'estetica, la forma e la creatività dello chef. L'esperienza è incompleta in quanto mangiamo anche con gli occhi. Con il Curriculum Vitae Europeo spegniamo la luce sull'abilità espressiva e comunicativa, sulla capacità di sintesi e sulla creatività del candidato, ben sapendo che queste sono spesso le caratteristiche che fanno la differenza. In cambio abbiamo uniformato il giudizio (auto valutato e quindi soggettivo per definizione) del livello linguistico e delle conoscenze informatiche, che tra le altre cose sono tra le più facili da verificare durante un colloquio con un piccolo test o alcune domande in lingua straniera o con quesiti sull'utilizzo dei software. Se il profilo richiesto è di natura creativa il candidato può essere invitato a rompere gli schemi ed inviare un curriculum chiaro ma libero da tutti i vincoli espressivi. Più strano è meglio è. Se invece la figura professionale richiesta è più tradizionale dobbiamo attenerci al formato europeo e possiamo fare la differenza con una foto tessera che abbia l'obiettivo di comunicare che noi siamo diversi dagli altri e possiamo ricoprire bene il ruolo richiesto. La foto sul curriculum diventa quindi elemento di comunicazione distintivo ed un fattore competitivo vincente. E proprio perché la foto può condizionare la scelta “colloquio sì” – “colloquio no” dobbiamo sceglierla con attenzione o, meglio, scattarla apposta in funzione della posizione che stiamo aspirando a ricoprire . Nella maggioranza dei casi, quindi, non sono adeguate le foto, come mi è capitato di vedere, che raffigurano il candidato in vacanza (magari con una bottiglia di birra in mano), in costume da bagno da pin-up, le foto artistiche con sguardo perduto verso l'infinito o scattate durante il saggio di danza. Nel dubbio è meglio formale piuttosto che casual; quindi vestiti bene, aspetto pulito e curato e soprattutto un bel sorriso che da solo fa capire che abbiamo un carattere aperto, ottimista e solare. Il consiglio è, in occasione di eventi importanti come matrimoni, comunioni e cresime, quando siamo vestiti bene e freschi di parrucchiere, ricordarsi di farsi fare una o più foto da soli mezzo busto (attenzione allo sfondo), foto che poi possiamo utilizzare per il nostro cv. In questo modo completeremo il nostro curriculum con un'immagine adeguata e incisiva e potremo accendere la luce sulla nostra ricetta. di Giampaolo Rossi amministratore delegato di Adexia