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La promessa: Ora arriva il tritolo

Un messaggio pieno di minacce quello trovato all'interno delle buste contenenti i proiettili. Ma chi sono gli autori di questi attentati?

Costanza Signorelli
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Le dieci buste indirizzate al premier Mario Monti, a Silvio Berlusconi e ad alcuni direttori di giornali, tra cui il nostro Maurizio Belpietro, e conteneti proiettili portavano una firma: Movimento Armati proletari. Dentro un massaggio di minaccia: "Ve la faremo pagare a tutti. Vi colpiremo e sarà una guerra all'ultimo sangue. E poi: "Vi faremo maledire queste misure col sangue. Non dovrete più dormire sonni tranquilli. Il piombo non manca e adesso arriva anche il tritolo dagli amici arabi". Un episodio che si somma a quello di alcuni giorni fa firmato dal Nucleo Mario Galesi per i PAC (Proletari Armati per il Comunismo) che aveva fatto recapitare due buste con proiettili, una indirizzata al sindaco di Roma Gianni Alemanno e l'altra al ministro della Giustizia Paola Severino, intercettate nel centro di smistamento delle poste di Roma. Sono partite le indagini condotte dalla polizia postale che ha effettuato i primi accertamenti. Sono dirette dal pm Maria Alessandra Ruberto e coordinate dal procuratore di Lamezia Terme Salvatore Vitello. Le minacce - Il volantino prosegue ed è una raffice di minacce: "La finanziaria è pronta - prosegue ancora il testo - come è pronto il loro funerale. Ci vedremo a Roma. Non siamo contro le forze dell'ordine però se c'è qualcuno che vuole fare l'eroe pensi prima alla sua famiglia. È una lotta giusta e coerente contro i poteri forti a difesa della povera gente. Le misure prese per colpire sempre i più deboli non devono esser approvare se no con modifiche radicali a difendere quel poco che le fasce deboli hanno. Ma vi rendete conto che colpite gli operai con le loro famiglie che sono già sul lastrico". Chi sono i PAC - Ma chi sono gli autori di questi attentati? In entrambe i casi l'identità delle persone fisiche responsabili non è ancora stata inidividuata. Ma dai gruppi che hanno rivendicato i gesti di minaccia, se ne delinea chiaramente il profilo. I Pac sono i Proletari Armati per il Comunismo, ovvero una formazione terroristica di estrema sinistra che si formò in Lombardia nel 1977. Suoi dirigenti erano Sebastiano Masala, Arrigo Cavallina e Giuseppe Memeo ed i suoi membri erano per lo più di origine operaia. Il loro esponente più famoso fu Cesare Battisti, che fu condannato a due ergastoli e tredici anni e che venne arrestato in Brasile nel 2007 per poi essere liberato nel 2011 in seguito alla scelta della Corte suprema brasiliana di non estradarlo. Un'altro uomo simbolo del movimento è Giuseppe Memeo: è lui l'uomo coperto da un passamontagna scuro, jeans e stivaletti, mentre impugna una Beretta calibro 22 e spara, è colto dallo scatto di un fotografo. Il protagonista di quella che diventò una delle fotografie-simbolo degli Anni di piombo. Chi sono i MAP - Dei Movimenti Armati Proletari invece, non si sa molto. La loro sigla si avvicina di gran lunga a quella dei Nap (Nuclei Armati Proletari): un'organizzazione armata di estrema sinistra. Nacquero nella primavera del 1974 e furono attivi fino al dicembre 1977, principalmente nell'Italia meridionale. Furono soprattutto sensibili alle problematiche carcerarie e dei disoccupati. I NAP non furono caratterizzati da una rigida struttura sul tipo delle Brigate Rosse, quanto piuttosto da essere costituiti da Nuclei autonomi. In un loro documento, datato 1975 si può leggere: "Noi vediamo la sigla NAP non come una firma che caratterizza un'organizzazione con un programma complessivo, ma come una sigla che caratterizza i caratteri propri della nostra esperienza. ... La nostra esperienza ha portato alla creazione di Nuclei di compagni che agiscono in luoghi e situazioni diverse, in maniera totalmente autonoma e che conservano tra di loro un rapporto organizzativo e di confronto politico".  

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