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E i Verdi italiani cavalcano la paura

L'incidente in Francia scatena la speculazione in Parlamento. Pecoraro: "La Ue fuori dall'atomo". Ma le autorità minimizzano

Giulio Bucchi
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L'incendio nel sito di stoccaggio nucleare di Marcoule, nel Sud della Francia, spaventa l'Italia. Nonostante le rassicurazioni delle autorità francesi riguardo all'assenza di rischi di fughe radioattive e di contaminazioni, la Regione Liguria ha allertato la Protezione Civile. L'assessore regionale all'Ambiente, Renata Briano, attraverso l'Arpal e le autorità nazionali ha avviato il monitoraggio in collaborazione con l'Agenzia Iaea-International atomic Energy agency. Le centraline per i controlli sono quattro,2 a Genova - sul tetto della sede dell'Arpal e in località Righi -,1 ad Imperia e 1 a La Spezia. Fuori dal nucleare - Ma è soprattutto la sinistra anti-nuclearista a lanciare l'allarme. "Siamo molto preoccupati - commenta Angelo Bonelli, presidente dei Verdi -. L'incidente in territorio transalpino dimostra che avevamo ragione e che avevano ragione gli oltre 27 milioni di italiani che hanno detto 'No' con il referendum al ritorno del nucleare in Italia". E mentre Felice Belisario, capogruppo di Italia dei Valori, chiede al ministro dell'Ambiente Stefania Prestigiacomo di "riferire immediatamente in Parlamento sul gravissimo incidente nucleare", l'ex ministro dell'Ambiente del governo Prodi Alfonso Pecoraro Scanio incalza: "L'Ue decida l'uscita dal rischio atomico. L'energia nucleare non riesce a essere sicura nemmeno nei Paesi tecnologicamente avanzati. L'Unione Europea deve seguire l'esempio tedesco, italiano e austriaco e definire i tempi per l'uscita dal nucleare".

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