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Marcegaglia spara ad alzo zero: "Governo agisca o se ne vada"

La leader di Confindustria alla festa dell'Udc attacca l'esecutivo: "Problema di credibilità". E si mobilitano anche le toghe: "Manovra iniqua"

Andrea Tempestini
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Nuovo affondo contro il governo del leader di Confindustria, Emma Marcegaglia. "Oggi il nostro Paese è in pericolo. O i problemi li diciamo chiaramente, o se li lasciamo fuori dal tavolo facciamo un danno al Paese". Così il numero uno di viale dell'Astronomia, intervenuta alla festa dell'Udc di Chianciano Terme. La Marcegaglia ci è andata giù duro, e ha aggiunto: "Oggi siamo meno credibili della Spagna, che invece ha fatto una manovra strutturale importante".  Dunque, secondo Emma, "nei prossimi giorni il governo deve essere in grado di fare velocemente una grande operazione. Altrimenti deve trarne le conseguenze. Noi facciamo un altro mestiere - ha aggiunto Emma - ma c'è un problema di credibilità molto serio: o questo governo dimostra di essere in grado di fare una grande operazione in termini di equità e di visione a medio termine e di superare i veti nei prossimi giorni, oppure deve trarne le conseguenze perché il Paese rischia molto. Non possiamo rimanere in questa situazione di incertezza". Mobilitazione delle toghe - E in uno scenario ad alta tensione non poteva mancare la mobilitazione delle toghe. Il comitato direttivo dell'Associazione nazionale magistrati, infatti, ha proclamato lo stato di agitazione della categoria contro la manovra, bollata come "iniqua" poiché penalizza soprattutto i dipendenti pubblici. Nel dettaglio, le toghe annunciano ricorsi contro il contributo di solidarietà per i redditi superiori ai 90mila euro solo per il pubblico impiego.

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