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Promosso il collaudo dei certificati medici telematici

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Passo avanti nell'informatizzazione predicata dal ministro Brunetta. Sistema a regime entro il 31 gennaio 2011

Roberto Amaglio
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Come detto dallo stesso Silvio Berlusconi dal palco di Atreju 2010 la strada per arrivare alla banda larga e all'informatizzazione di tutte le procedure della pubblica amministrazione è ancora lunga. Tuttavia un primo successo il ministro Renato Brunetta se l'è portato a casa. È terminato oggi, infatti, il collaudo del sistema di trasmissione telematica dei certificati di malattia, previsto dalla "Circolare Brunetta" n. 1 dell'11 marzo 2010 e che ha riguardato 15 milioni di lavoratori dipendenti sia del comparto pubblico che di quello privato. Un primo passo verso l'eliminazione del certificato cartaceo, quindi, un'operazione che, secondo le stime del governo, permetterà un risparmio di circa 500 milioni di euro: attualmente i certificati emessi sono dai 150 ai 200 milioni all'anno, il cui costo per privato cittadino e pubblica amministrazione è di circa 10 euro. I sei mesi di sperimentazione sembrano aver confermato la fattibilità del passaggio al sistema informatico. La Commissione (composta da rappresentanti del Dipartimento per la digitalizzazione della PA e del Dipartimento per la Funzione pubblica della Presidenza del Consiglio dei Ministri, del Ministero della Salute, del Ministero dell'Economia e delle Finanze, dell'INPS, dell'INPDAP, della FNOMCeO e della Conferenza delle Regioni e delle Province Autonome) si è infatti espressa positivamente all'unanimità rispetto al completamento di tutti i servizi resi disponibili dalla piattaforma informatica a medici, lavoratori e datori di lavoro. "Un plauso e un ringraziamento – ha affermato il Ministro Renato Brunetta – vanno alla Federazione nazionale degli Ordini dei medici chirurghi e degli odontoiatri che, con competenza e serietà, ha contribuito al successo di questa prima fase". Secondo passo – In virtù del fatto che ci sono ancora aree territoriali e realtà ospedaliere non ancora pronte al passaggio, la Commissione monitorerà nei prossimi mesi il funzionamento del sistema. Si prevede che la piena andata a regime del sistema avvenga al più tardi entro il 31 gennaio 2011. Tuttavia nei prossimi mesi il mancato invio telematico del certificato medico non costituisce illecito disciplinare.

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