Belluno: in arrivo la tassa per i picnic
La proposta è stata avanzata dal Sindaco di Calalzo, stanco del "turismo mordi e fuggi" e dal "tutto gratis". Presto potrebbe arrivare un ticket dai 5 ai 10 euro
Una tassa di pochi euro per i frequentatori delle aree picnic attrezzate, dette anche "punti fuoco", per proteggere l'ambiente dai "disastri" del turismo sulle Dolomiti. È questa la proposta del Sindaco di Calalzo, Luca De Carlo, stanco ed esasperato da quello che definisce "un turismo mordi e fuggi, di rapina, di cui la montagna non ha più bisogno". Secondo De Carlo, dunque, l'epoca del "tutto gratis" deve necessariamente giungere alla fine perché, a detta del Sindaco, lascerebbe soltanto rifiuti, danni all'ambiente e non produrrebbe alcuna differenza in merito alla redditività. "Alle nostre Dolomiti tutto questo non serve" ha tuonato il Sindaco. Proprio alla vigilia di quelle che si prospettano, nel mese di agosto, giornate da incubo sulle strade bellunesi e cadorine, con previsioni di code chilometriche, provocate soprattutto dai turisti giornalieri, De Carlo parte all'attacco. "Arrivano al mattino e si fermano fino a sera, approfittando dei nostri punti fuoco, trovando così tutto gratuito e lasciando al nostro territorio solamente i rifiuti al momento di andarsene- ha sottolineato il Sindaco di Calalzo, che ha continuato- Sulle spioagge venete, invece, si spendono decine e decine di euro per ombrelloni, lettini, si pagano persino parcheggi". Dunque, a detta di De Carlo, dalla montagna "si pretende che sia tutto gratuito". E' questa la ragione per cui- ha affermato il Primo cittadino- non è più impensabile l'idea che "i turisti domenicali corrispondano ai Comuni una tassa di scopo per l'uso dei punti fuoco pubblici". Potrebbe essere dunque un ticket dai 5 ai 10 euro, gratuito per chi soggiorna negli alberghi e per i residenti, ma indispensabile ai municipi per arricchire ogni anno le aree da picnic di strutture nuove e moderne per famiglie con bambini.