Monreale, l'audio sulla strage: "Cos'è successo davvero"

martedì 29 aprile 2025
Monreale, l'audio sulla strage: "Cos'è successo davvero"
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Tra le lacrime, rendendo dichiarazioni spontanee davanti al gip di Palermo, Salvatore Calvaruso, avrebbe ammesso, come si apprende, di avere sparato diversi colpi di pistola nella notte tra sabato e domenica, dopo una rissa nel centro di Monreale (Palermo), e poi avrebbe chiesto perdono alle famiglie delle vittime. Il giovane dello Zen si è avvalso della facoltà di non rispondere ma ha confermato di avere sparato esplodendo diversi colpi di pistola. Era con un amico, che non è ancora stato identificato. Avvalendosi della facoltà di non rispondere il gip non ha potuto fare domande all’indagato. Ma ha ribadito di essere "dispiaciuto".

Intanto su Tik Tok gira un audio in cui un testimone avrebbe raccontato cosa è successo poco prima della sparatoria. Nell'audio un ragazzo parla con un amico. E spiega che tutto inizia perché qualcuno dei giovani palermitani si era avvicinato verso lo scooter di Salvatore Turdo. Uno dei palermitani a bordo di uno scooter, dovrebbe essere proprio Salvatore Calvaruso di 19 anni arrestato per il triplice omicidio, ha rischiato di investire Turdo tagliandogli la strada. "Salvo (Turdo), che era testa calda, - racconta il giovane - gli ha detto attento che ci sono anche i bambini". Il giovane scendendo dello scooter gli ha risposto.

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"Tu chi mi***ia sei?". In un primo momento anche con l'intervento del cugino di Salvo, Andrea Miceli, si è cercato di riportare la calma. "Chiedigli scusa che ci stiamo divertendo tutti". A questo punto però partono i colpi col casco. I monrealesi hanno iniziato a colpire con i caschi i palermitani e questi le avrebbero prese di santa ragione. "Erano con i volti insanguinati, solo due che avevano il casco avevano ferite solo al volto, gli altri in testa e in faccia - aggiunge il giovane - Alla fine i palermitani sono tornati e hanno preso i ferri", ( le pistole ndr) e hanno iniziato a sparare".

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