Si chiude la telenovela Becciu, almeno per questo Conclave. Il cardinale Angelo Becciu, a cui nel 2020 Papa Francesco aveva tolto "diritti e privilegi" per lo scandalo finanziario che aveva travolto il Vaticano senza tuttavia escluderlo formalmente dal collegio cardinalizio, non parteciperà allea elezione del successore di Bergoglio.
Dopo giorni di "minacce" e incertezza, è stato lo stesso monsignore ad annunciarlo questa mattina: "Avendo a cuore il bene della Chiesa, che ho servito e continuerò a servire con fedeltà e amore, nonché per contribuire alla comunione e alla serenità del Conclave, ho deciso di obbedire come ho sempre fatto alla volontà di Papa Francesco di non entrare in Conclave pur rimanendo convinto della mia innocenza", sono state le parole del cardinale italiano.
Quasi in contemporanea, era iniziata la sesta Congregazione dei cardinali in Vaticano in vista del Conclave che inizierà il 7 maggio. Bocche cucite e grosso imbarazzo sul caso Becciu. Nessuno aveva infatti voglia di parlare della possibile esclusione del porporato sardo. L'argentino Angel Sixto Rossi ha schivato i giornalisti: "Dovete chiedere a lui". Lo svedese Anders Arborelius, uno dei potenziali papabili (secondo cui il Conclave "sarà lungo, perché ci sono molti nuovi e dobbiamo conoscerci"), è stato allusivo: "Non sappiamo tutta la storia". Ironia invece da parte del cardinale Cristoph Schonborn, che si è affidato al meteo: per dribblare le possibili polemiche: "Guardate che bel clima".