Nel calendario dei santi della Chiesa, il 7 maggio spicca Flavia Domitilla, bruciata viva sotto Traiano dopo essersi rifiutata di rinnegare la fede cristiana: un epilogo comune a tanti martiri di epoca romana. La data 7 maggio, giorno di apertura del Conclave che decreterà il successore di Francesco, si staglia come ricorrenza anche di altri avvenimenti in qualche modo legati all’attualità. E se chi ama la simbologia dei numeri ha sottolineato la connessione fra Bergoglio e il numero della tessera di socio del club calcistico San Lorenzo (88235, vale a dire: 88, l’età; 2.35, l’ora di Buenos Aires al momento del trapasso, le 7.35 in Italia), la storia racconta che il 7 maggio 1342 salì al soglio di Pietro il cardinale Pierre Roger, col nome Clemente VI. «Apprezzato per la cultura, benvoluto per la prodigalità», recita la Treccani, Clemente era francese e «devotissimo al re»: proprio il presidente Macron ha appena ricevuto a cena a Villa Bonaparte i “suoi” cardinali per concentrare i voti su Jean-Marc Aveline, arcivescovo di Marsiglia che sarebbe il preferito di Emmanuel. Come i predecessori, Clemente rimase francocentrico e lo manifestò rifiutando l’invito di una delegazione partita da Roma che chiedeva di riportare la sede papale dove era sempre stata fino al 1309. Non solo.
Clemente avrebbe acquistato la sovranità su Avignone dalla regina Giovanna I di Napoli per 80mila corone, cifra che non sarebbe mai stata versata poiché lo stesso papa avrebbe saldato il tutto con l’assoluzione della Regina, accusata dell’omicidio del marito Andrea d’Ungheria... Tornando ai nostri giorni, il 7 maggio 2005 a San Giovanni in Laterano si tenne la messa, detta di intronizzazione odi incoronazione, del vescovo di Roma Benedetto XVI. Nell’omelia, Papa Ratzinger riprese il concetto di debole servitore di Dio: «Colui che è il titolare del ministero petrino deve avere la consapevolezza di essere un uomo fragile e debole - come sono fragili e deboli le sue proprie forze- costantemente bisognoso di purificazione e di conversione». Il 7 maggio è stata data cara anche a Bergoglio, essendo nata Eva Perón, nel 1919. Quella “Evita” che secondo molti fonti argentine, compreso lo scrittore Loris Zanatta, era addirittura oggetto «di culto» dello stesso giovane Jorge.
Hollerich, un Papa poco augurabile (in bilico sul celibato)
San Vincenzo di Lerino, nel V secolo, non ha mai detto la citatissima frase «Alcuni papi Dio li dona, altri li tol...
Il 7 maggio 1922, poi, venne inauguratala statua della Libertà sul monte San Cristóbal a Rio de Janeiro, in Brasile. Alta 30 metri, è ispirata dalla più celebre sorella di New York. Immaginare che dopo un argentino arrivi un pontefice brasiliano appare davvero fantavaticano, più che fantacalcio: eppure, proprio il Brasile è il Paese del Sudamerica più rappresentato, con sette cardinali. Il 7 maggio 1824 andò in scena la “Prima” della Nona Sinfonia di Beethoven, a Vienna. Fu un successo gigantesco, speriamo lo sia anche il Conclave...