Avrebbe ucciso decine di cani nel corso degli anni con topicida, lumachicida e chiodi: sotto accusa ci è finito un commerciante di 84 anni in pensione, fermato a San Marino. Nel corso di diversi interrogatori, però, l'uomo si è sempre detto innocente. Tuttavia, gli inquirenti sarebbero in possesso di indizi precisi contro di lui. La sua auto sarebbe stata vista passare proprio vicino ai parchi dove sono avvenuti gli avvelenamenti. E non solo: sarebbe anche stato visto mentre gettava via involucri compatibili con il confezionamento delle esche avvelenate. Il materiale in questione sarebbe stato sequestrato.
Intanto l'allarme si è diffuso: negli ultimi mesi, soprattutto sui social, si sono moltiplicati gli avvisi su esche avvelenate presenti nei parchi sammarinesi. Un modo per mettere in guardia i padroni di cani, insomma. Secondo quanto raccolto dalla polizia, spesso le esche erano confezionate con formaggio o pasta di salsiccia contenente veleno per topi o per lumache ma anche chiodi o oggetti taglienti che provocavano una devastante emorragia nell'animale. Questa situazione andrebbe avanti da anni: già nel 2011, per esempio, fu sospesa una esposizione canina a causa di tre decessi per avvelenamento. Stando alle accuse mosse finora, l'uomo potrebbe essere responsabile di oltre 50 decessi.