Conclave, la certezza dei bookies: quando arriva la fumata bianca

La sentenza dei bookmaker su votazioni e vincitore. Il peso dei cardinali: verso il Conclave, ecco cosa potrebbe accadere
lunedì 28 aprile 2025
Conclave, la certezza dei bookies: quando arriva la fumata bianca
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Si sa la data del Conclave, che inizierà ufficialmente il prossimo mercoledì 7 maggio con, al mattino, la canonica messa Pro Eligendo Pontefice. Resta da capire, ora, quanti saranno i cardinali elettori (c'è da sciogliere il nodo di monsignor Angelo Becciu, visto che la delibera della congregazione riunitasi questa mattina non è ancora arrivata. E, ovviamente, i prossimi giorni saranno un furioso toto-Papa. Chi sarà il successore di Papa Francesco?

Deciderà il collegio cardinalizio degli elettori (uno, il valenciano Antonio Canizares Llovera, non parteciperà per motivi di salute), ma un peso importantissimo lo avranno anche i cardinali non votanti, quelli over 80 anni, il cui peso e influenza si faranno sentire nella Cappella Sistina. Il decano è il 91 enne Giovanni Battista Re, che ha celebrato la messa funebre di Bergoglio sabato scorso, ma altri stakeholder sono gli ex presidenti Cei, Camillo Ruini e Angelo Bagnasco. Quasi impossibile che il nuovo Santo Padre non passi da un loro "via libera". 

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Nell'attesa, si muovo anche i bookmaker internazionali. Secondo quanto riporta il sito specializzato Agipronews, gli scommettitori stimano un 'ballot' tra 5 e 8 fumate (quota 2,50 con BetMGM e Unibet) per arrivare a quella bianca che svelerà il nome del nuovo Papa. Difficile che ne occorrano meno di 5: 3 o 4 tentativi sono proposti a 4,50 volte la posta, mentre 1 o 2 fumate nere sono date a 21. Un Conclave da oltre 11 fumate prima di quella decisiva è pagato a 11. Sui 'papabili', Pietro Parolin resta il favorito dei bookmaker come successore di Bergoglio: la quota sul Segretario di Stato vaticano è adesso a 3,50 su William Hill. Perde terreno, rispetto alle prime quote, il cardinale filippino Luis Antonio Tagle - considerato un progressista - la cui quotazione è salita da 2,75 a 4,35. Da non escludere l'ipotesi di 'Papa nero', per la prima volta nella storia della Chiesa: secondo gli analisti potrebbe essere il cardinale ghanese Peter Turkson a quota 7,00. Un altro italiano - il cardinale Matteo Zuppi, arcivescovo di Bologna - è adesso il quarto nome sulle lavagne degli allibratori britannici, a 9, davanti al guineano Robert Sarah (10) e al lombardo Pierbattista Pizzaballa, quotato a 11.