Ennesimo capitolo nella vicenda del delitto di Garlasco: oggi la mamma di Andrea Sempio, Daniela Ferrari, 65 anni, sarà ascoltata dai carabinieri del Nucleo investigativo di Milano, su delega della procura di Pavia, per la terza volta in 18 anni. Al vaglio, secondo quanto riferisce il Corriere della Sera, ci sarebbero gli orari dell'uscita di casa la mattina del delitto e gli audio intercettati dalla trasmissione di Italia 1 Le Iene. Il nodo cruciale è quello scontrino del parcheggio conservato dalla mamma del 37enne, finito sotto indagine per l’omicidio di Chiara Poggi e per il quale c’è già un uomo in galera, Alberto Stasi.
Sempio era stato ascoltato in procura lo scorso 16 aprile e, in quella data, aveva fornito le impronte digitali palmari, dopo aver già consegnato il campione di dna, centrale nell’incidente probatorio. La nuova udienza in Tribunale è stata fissata a metà maggio. Nel frattempo, è stato ricusato il genetista Emiliano Giardina. La prima volta che la Ferrari venne convocata fu la mattina del 13 agosto 2007, il giorno dell’omicidio di Chiara Poggi nella villetta di Via Pascoli.
Questa volta, però, la donna ha deciso di avvalersi della “facoltà di astenersi dal rendere dichiarazioni”, prevista dall’articolo 199 del codice di procedura penale, in quanto “prossimo congiunto” dell’indagato. Secondo le indiscrezioni di stampa, avrebbe dovuto rendere conto dei suoi spostamenti, sui quali si era espressa già nel precedente verbale, dove si legge che era uscita di casa “per andare a Gambolò a comprare un telecomando, trovando però il negozio chiuso” ed era, invece, rientrata “per lasciare la macchina ad Andrea che doveva andare in libreria a Vigevano”. Nel 2008 Sempio consegnò ai carabinieri di Vigevano il famoso scontrino in una busta trasparente che, in un primo momento, sembrava fosse stato invece reperito dagli agenti in casa dell’indagato. I carabinieri medesimi, però, hanno confermato la prima dinamica. La Ferrari, accompagnata dall'avvocata del figlio Angela Taccia, all'uscita dagli uffici dell'Arma non ha rilasciato dichiarazioni.
Si sarebbe dovuto parlare anche de Le Iene, perché il programma di Mediaset ha mandato in onda un audio in cui la Ferrari fa capire che, nel 2017, quando il figlio era stato sentito come indagato a Pavia, l’avvocato dei Poggi, Gian Luigi Tizzoni, avrebbe messo a disposizione degli atti “non so se gratis o a pagamento”. Su questo punto la donna ha fatto retromarcia in un’intervista ad un altro programma del Biscione, cioè Quarto Grado. La prova più pesante a carico di Sempio, in ogni caso, resta quella del dna ritrovato sotto le unghie della vittima, ma i pm Stefano Civardi e Valentina De Stefano continuano a indagare anche su altri elementi