Lucio Pizzi, sindaco di Domodossola con un passato in Forza Italia e oggi civico vicino al Pd nonché figlio di un partigiano, ha deciso di annullare il corteo del 25 aprile dopo la richiesta di "sobrietà" da parte del governo. Una richiesta dovuta al fatto che l'anniversario della Liberazione cade proprio nei cinque giorni di lutto nazionale per la morte di Papa Francesco. Il corteo annullato sarebbe dovuto partire dal municipio per arrivare al monumento della Resistenza con il gonfalone della città, medaglia d’oro al valore militare per l’impegno nella lotta partigiana. Eliminata la banda musicale e confermati solo i discorsi delle autorità e l’orazione ufficiale. L’Anpi locale, in segno di protesta, ha comunque organizzato una passeggiata partigiana.
Polemiche anche a Biella, altra medaglia d’oro al valor militare per la Resistenza. Lì la Liberazione è stata festeggiata ieri, giovedì 24 aprile, dal momento che la liberazione della città nel 1945 è avvenuta con un giorno di anticipo. Tuttavia, la celebrazione si è svolta senza accompagnamento musicale sempre per lo stesso motivo, la richiesta di compostezza. A deciderlo è stata l’amministrazione comunale, guidata dal sindaco di Fratelli d’Italia Marzio Olivero. Una "decisione squallida", l'ha definita l’Anpi. Mentre Olivero ha parlato di una scelta "ponderata e condivisa con altri comuni come Vercelli. E comunque la celebrazione si è svolta, mentre altrove nemmeno quello".
In due paesi della Val Camonica, Ono San Pietro e Cividate Camuno, in provincia di Brescia, tutte le manifestazioni sono state annullate. Uguale nella vicina Leno, a guida Pd, dove tutto è stato ridotto a una messa, un breve corteo e la deposizione di una corona d’alloro; e a Ponte San Nicolò, in provincia di Padova, dove il sindaco di centrosinistra ha confermato la commemorazione pubblica, rinviando però il concerto delle canzoni della Resistenza. Secondo il leader di Sinistra italiana, Nicola Fratoianni, i sindaci in questione somiglierebbero a delle "caricature delle Sturmtruppen. Il loro è un revisionismo ottuso e volgare".