Il Conclave è l’assemblea incaricata di eleggere il capo dell’istituzione più longeva della storia: la Chiesa cattolica. Una tradizione nata nell’antica Roma con papa Lino nel 67 d.c. e proseguita fino al 13 marzo 2013, quando Jorge Bergoglio divenne per tutti Francesco. Le modalità sono rimaste pressoché le stesse dal 1270. I cardinali si rinchiudono a chiave – dal latino “cum clave”, cioè chiuso “a chiave” – e, fino a quando non si trova una quadra, non possono lasciare Santa Marta né avere contatti con l'esterno. Questo alone di segretezza è manna dal cielo per gli scommettitori e per tutti coloro che giocano a indovinare il nome del successore di Papa Francesco. Ma nell’era dell’intelligenza artificiale, non si può prescindere dal parere di ChatGpt.
Abbiamo chiesto all’ia di Sam Altman di stilare una lista di possibili successori del pontefice argentino. E di indicare anche il favorito. La risposta di ChatGpt ha lasciato tutti a bocca aperta. Non Pietro Parolin o Matteo Zuppi. Ma “Luis Antonio Tagle”. Di chi si tratta? Classe 1957, è originario delle Filippine ed è stato nominato cardinale da papa Benedetto XVII. Da anni è indicato possibile erede di Jorge Mario. E per questo motivo è stato ribattezzato “il Bergoglio asiatico”. Secondo ChatGpt, il suo è un nome papabile perché “incarna molte delle caratteristiche che oggi la Chiesa Cattolica sembra voler valorizzare”. In più proviene da una regione dove il cristianesimo è in forte espansione. In questo modo, “potrebbe dare voce al Sud globale e a un continente – l’Asia – ancora poco rappresentato nel papato”. Ma potrebbe rivelarsi anche un ponte con Pechino e Xi Jinping, avendo egli stesso origini cinesi da parte di madre.
Papa Francesco, troppi cardinali in Conclave? Ecco cosa si rischia
Come il gioco delle sedie alle feste dei bambini: troppi pochi posti a sedere e troppi Cardinali che vogliono giocare. A...La lista di nomi stilata da ChatGpt abbraccia però più continenti. Il più rappresentato è l’Europa. Ci sono due italiani - Angelo De Donatis e Giovanni Battista Re -, l'austriaco Christoph Schönborn, il lussemburghese Jean-Claude Hollerich e il tedesco Gerhard Müller. Ma anche l’Africa si difende bene, con il con il guineano Robert Sarah e il ghanese Peter Turkson. L'America, infine, non vanta nessun esponente a stelle e strisce. Ma sono il canadese Marc Ouellet e il peruviano Pedro Barreto.
Post scriptum. Curiosamente, nella lista non è presente nessuno dei papabili italiani più quotati dai bookmaker. William Hill, storica sigla britannica, offre una quota di 2,50 su Pietro Parolin, l'attuale segretario di Stato Vaticano. Subito dopo troviamo il cardinale Matteo Zuppi, offerto a 3 volte la posta.