"Nulla dopo Francesco sarà più come prima", spiega l'ambasciatore Giampiero Massolo all'agenzia Adnkronos, poche ore dopo aver appreso della morte del Pontefice. "Il Papa della globalizzazione, del Sud del mondo", così definisce Bergoglio l'ex segretario generale della Farnesina e direttore del Dis, nonché autore di Realpolitik (Solferino): questo era il tratto distintivo di un Pontificato durato 12 anni.
Un Papa che, secondo Massolo, ha saputo arrivare davvero "alla fine del mondo", non solo attraverso i suoi numerosi viaggi apostolici, ma soprattutto con un messaggio radicale: "fatto di solidarietà, inclusione e denuncia dell'accumulazione senza scrupoli".
"Un messaggio scomodo", prosegue il diplomatico, soprattutto in un'epoca di relazioni internazionali fragili e disorientate, "in crisi per aver mal gestito la globalizzazione e alla ricerca di un approdo ancora incerto". In questo scenario, l'impronta del Pontefice argentino appare non solo spirituale ma anche profondamente politica e culturale.
Papa Francesco, Odifreddi spiazza tutti: "Il prossimo non sarà italiano"
"Direi che il bilancio è piuttosto deludente. C’è stata una enorme sopravvalutazione di Bergogl...Ora, sottolinea il diplomatico, si apre un nuovo capitolo: quello della successione. "Il nodo - osserva Massolo - sarà tra chi spingerà per un ritorno alla tradizione e chi invece sosterrà le ragioni di un mondo più ampio e in via di sviluppo". Una dialettica inevitabile, che però si scontra con una consapevolezza: tornare semplicemente a una Chiesa eurocentrica non sarà più possibile. "La storia ha girato pagina. Anche grazie a Francesco", conclude.