Saman Abbas, ergastolo per genitori e cugini: 22 anni allo zio

venerdì 18 aprile 2025
Saman Abbas, ergastolo per genitori e cugini: 22 anni allo zio
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Quattro ergastoli e una condanna a 22 anni: Saman Abbas è stata uccisa da tutta la famiglia. Così ha deciso la Corte di assise di Appello di Bologna nel processo sull'omicidio della 18enne pachistana, assassinata nella notte tra il 30 aprile e il primo maggio 2021 a Novellara di Reggio Emilia. La Corte ha confermato l'ergastolo per i genitori, ha inflitto l'ergastolo ai due cugini assolti in primo grado e ha rideterminato la pena per lo zio da 14 a 22 anni. Riconosciute anche le aggravanti di premeditazione e futili motivi.

"Se domani tocca a me voglio essere l'ultima". È il cartello con la scritta in urdu, tradotta in italiano, esposto da una decina di donne, alcune avvocatesse delle associazioni per la difesa delle donne costituite parte civile e l'ex sindaca di Novellara, Elena Carletti, nell'aula della corte di assise di appello di Bologna, prima della sentenza di Saman. Hanno spiegato di averlo portato con sé come cittadine.

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"Sono innocente, non ho avuto nessun ruolo in questa vicenda, come anche Nomanhulq. Non siamo colpevoli, non vogliamo andare di nuovo in carcere e chiediamo giustizia". Lo aveva detto Ikram Ijaz, uno dei due cugini di Saman Abbas imputati per l'omicidio della 18enne, nelle dichiarazioni spontanee al termine della discussione in Corte di assise di appello. "Mi dispiace moltissimo di quello che è successo, ma su questo non posso riferire". Prima aveva parlato l'altro cugino, Nomanhulaq Nomanhulaq, come lui assolto in primo grado: 'L'errore che abbiamo fatto è allontanarci da qua, se non fossimo fuggiti non saremmo in questa situazione".

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