"Non sto bene, sono tornato ieri": a dirlo Sebastiano Visintin, indagato nei giorni scorsi per la morte della moglie Liliana Resinovich. Quando è stato raggiunto dalla notizia di essere stato iscritto al registro degli indagati, aveva lasciato Trieste per andare in Carinzia, nel sud dell'Austria. Ora è rientrato e a intercettarlo, al suo ritorno, sono state le telecamere di Mattino Cinque News.
Alla trasmissione ha raccontato di essere stato in montagna: "Sono andato a trovare degli amici e siamo stati un po' insieme. Poi ho riposato, il tempo era brutto e non ho potuto andare in bicicletta". Quando l'inviata del programma di Canale 5 gli ha chiesto se gli mancasse la moglie, visti anche i suoi recenti post sui social, lui ha risposto: "Certo che manca Liliana, manca tanto tanto. Sono quasi tre anni e mezzo che sto vivendo da solo. Non la auguro a nessuno".
Parlando delle indagini in corso, invece, ha detto: "Diciamo che sono qua a disposizione, mi aspetto un po' di tutto. Non è che mi nascondo". Mentre si è detto sorpreso per la perquisizione nella sua abitazione: "Hanno fatto tutta la casa. Ho problemi al cuore, tra la tensione e la mancanza di mia moglie. Mi fanno male le chiacchiere che vengono fatte in questo periodo perché a volte sono vere e a volte non sono vere". Quando gli è stato chiesto perché avesse dei coltelli in auto, ha spiegato: "Sono delle persone della zona che mi conoscono, mi lasciano i coltelli in auto per affilarli perché io non sono mai in casa. Quando li ho lavorati li lascio qui così possono riprenderli. Non sono coltelli miei".