Continua l'inchiesta sulla morte di Liliana Resinovich, dove il marito Sebastiano Visintin è indagato per omicidio. Nelle scorse ore la procura di Trieste ha convocato come persona informata dei fatti una nuova testimone. Si tratta di una vecchia amica della coppia. In passato aveva rivelato tensioni e litigi tra i due. E così aveva di fatto smentito la narrazione di un rapporto invece idilliaco raccontato dall'uomo.
La donna è un'albergatrice che gestisce un piccolo hotel frequentato da Liliana e Sebastiano. La testimone aveva raccontato che Resenovich aveva addirittura chiesto due letti separati in camera. Intanto c'è stata una svolta nelle indagini. L'uomo è stato iscritto nel registro degli indagati con una perquisizione a tappetto in casa sua per recuperare arnesi di ogni tipo, la testimonianza della donna assume ora un altro valore e per questo gli inquirenti hanno deciso di ascoltarla con una convocazione formale, come ha rivelato Quarto Grado.
Secondo la versione di Sebastiano Visentin, tra lui e la moglie non c'erano mai stati contrasti. Mentre l'albergatrice sostiene che Resinovich le avesse confidato una situazione molto tesa. “Erano venuti con la macchina - il racconto della testimone a proposito di un episodio del 2021 -. Appena scesi dall'auto si vedeva che Sebastiano era molto molto arrabbiato, ha cominciato a scaricare le borse e aveva detto a Lilly di portarle in camera. Lei non è intervenuta subito a portare via gli zaini, si era fermata a parlare con me chiedendomi anche dei miei familiari. L'ultimo zaino che Sebastiano aveva in mano proprio lo ha lanciato e ha urlato dicendole di portare la roba in stanza. La sua espressione era spaventosa, non lo avevo mai visto così. Lilly si è abbassata, ha preso tutte le borse, le ho chiesto se le serviva aiuto, le veniva da piangere ma non lo ha fatto".
E ancora: "Io a loro davo sempre la camera matrimoniale invece dopo questo episodio è capitato di dovergli dare una camera con due letti separati. Le ultime volte che l'ho vista Lilly mi prese per il polso chiedendomi se gentilmente quando avrebbe richiamato Sebastiano per prenotare gli avessi continuato a dare la camera con i letti separati. Le ho detto di no, perché Sebastiano si sarebbe arrabbiato ma lei mi ha detto: Non importa, per favore, fallo per me, non lo sopporto più. Gli ho chiesto se c'era la possibilità che l'avessero aggredita ma lui mi disse di no, che lei con sé non aveva niente. In quella occasione lì mi disse che era stato un incidente, era molto irritato, poi si è corretto dicendo: ‘Sono fuori di testa, non so più quello che dico'".