Ultima Generazione blocca via Palmanova: la clamorosa sentenza

di Giorgio Vallerismercoledì 16 aprile 2025
Ultima Generazione blocca via Palmanova: la clamorosa sentenza
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Volete bloccare il traffico e impedire alle persone di andare a lavorare o tornare a casa? Prego, accomodatevi pure. Ve li ricordate degli attivisti di Ultima Generazione che nell’ottobre del 2022 si erano seduti nel bel mezzo di via Palmanova impedendo il passaggio alle automobili esponendo cartelli con la scritta “Ultima Generazione, No Gas No Carbone”? Ebbene sono stati tutti e cinque assolti dal giudice perché «il fatto non sussiste». Gli attivisti erano finiti sotto processo a Milano per aver occupato la carreggiata di via Palmanova, non una stradina qualsiasi ma una delle principali arterie viabilistiche che collegano il centro città con la Tangenziale Est.

Intendiamoci, il PM aveva già chiesto l’assoluzione per tutti, portando avanti solo la richiesta di condanna a 2 mesi per uno solo di loro, ma per un altro reato: la violazione di un foglio di via del Comune di Milano. Neanche questa è stata accolta: liberi tutti. Esultano, ovviamente, gli ecologisti che rivendicano il loro gesto: «Il blocco che abbiamo fatto nell’ottobre 2022, durante la campagna “No gas, no carbone”, è avvenuto nel pieno rispetto della nonviolenza e dei principi della resistenza civile. Ecco perché la giudice ha riconosciuto che il reato di violenza privata non aveva alcun senso in questo caso; così come siamo stati assolti per la violazione del foglio di via obbligatorio, perché il fatto non sussiste e il foglio era illegittimo così come tanti altri».

Dalle nostre parti va così, da altre queste faccende vengono trattate in modo un po’ diverso. Basti considerare che poco meno di un anno fa, in Gran Bretagna, cinque attivisti per il clima di “Just Stop Oil” erano stati condannati a pene detentive dai quattro a cinque anni per una vicenda in tutto e per tutto simile a quella di Milano. Sempre nel 2022 avevano tentato di bloccare la M25, una delle arterie autostradali principali che circondano Londra rimediando così l’accusa di «associazione a delinquere finalizzata ad arrecare disturbo alla collettività». Tanto per intenderci, in quel caso si era trattato delle pene più lunghe mai inflitte nel Regno Unito per delle proteste non violente.


Senza andare oltremanica, all’inizio del 2024, a Bologna, erano stati condannati per violenza privata aggravata e interruzione di pubblico servizio a sei mesi di reclusione tre attivisti sempre di Ultima Generazione arrestati per aver bloccato la tangenziale del capoluogo emiliano romagnolo nel corso di una manifestazione contro il cambiamento climatico. In quel caso, alcuni di loro si erano incollati all’asfalto con del cemento in segno di protesta, costringendo sia i vigili del fuoco che gli operatori del 118 a intervenire sul posto. A Milano invece è finito tutto con una pacca sulla spalla. Sarà interessante leggere le motivazioni della sentenza che saranno rese note entro 90 giorni. Certo è che si crea un precedente pericoloso: da oggi in poi chiunque può bloccare il traffico a Milano. In qualsiasi momento. Chi odia le auto e gli automobilisti magari sarà anche contento.