Alberto Stasi, una pesante vittoria: silurato Giardina, il ruolo de "Le Iene"

martedì 15 aprile 2025
Alberto Stasi, una pesante vittoria: silurato Giardina, il ruolo de "Le Iene"
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Un nuovo dirompente sviluppo nell'inchiesta sul delitto di Garlasco, l'omicidio di Chiara Poggi. Infatti il giudice per le indagini preliminari di Pavia, Daniela Garlaschelli, ha accolto la richiesta di ricusazione presentata dalla Procura nei confronti del genetista Emiliano Giardina, inizialmente indicato come esperto incaricato della superperizia nell’ambito delle nuove indagini che coinvolgono Andrea Sempio, indagato insieme ad altri. Insomma, Giardina "fatto fuori".

E si scopre che alla base della decisione del gip c’è il fatto che Giardina in passato si sia prestato a un'intervista a Le Iene, il celebre programma di Italia 1, durante la quale aveva detto la sua proprio sul caso di Chiara Poggi, vicenda per la quale Alberto Stasi è stato condannato in via definitiva a 16 anni di carcere.

Durante l'intervista, il genetista aveva rilasciato "valutazioni e considerazioni attinenti all'oggetto dell'incarico". E proprio questa sfumatura ha portato la giudice Garlaschelli a ritenere che "l'intervista in oggetto potrebbe compromettere l'apparenza di imparzialità del perito", pur riconoscendo in Giardina "indiscusse capacità professionali, per la preparazione scientifica e la riconosciuta autorevolezza".

Dunque, il giudice ha disposto la nomina di un nuovo collegio peritale: Denise Albani sarà la genetista forense, mentre Domenico Marchigiani, sovrintendente tecnico, si occuperà degli accertamenti dattiloscopici. Le parti sono state convocate per il 16 maggio, data in cui sarà formalmente conferito l’incarico. Secondo i magistrati, la precedente esposizione mediatica di Giardina potrebbe influire sulla sua neutralità, pregiudicando l’idoneità a svolgere con oggettività l’incarico di consulente nel procedimento.

Anche Giada Bocellari, avvocata di Alberto Stasi, aveva appoggiato la richiesta di esclusione di Giardina e aveva proposto, a sua volta, la rimozione di Luciano Garofano – ex comandante del RIS di Parma e consulente della difesa di Sempio – per via del suo coinvolgimento nelle fasi investigative precedenti. 

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Nel dettaglio, nell'intervista a Le Iene - che risale al 2017 - Giardina aveva espresso dei dubbi sull'affidabilità delle tracce di dna maschile rinvenute sotto le unghie di Chiara Poggi. Secondo Giardina, quelle tracce apparivano "troppo esigue e degradate per permettere l'identificazione certa di un profilo genetico univoco", ragione per la quale veniva messa in discussione la possibilità di associarle con sicurezza a una persona determinata, quella persona che oggi è stata individuata in Andrea Sempio, recentemente (e nuovamente) scritto nel registro degli indagati.

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