Momento di svolta per alcuni detenuti. Sulla sessualità in carcere arrivano le nuove linee guida. Il Dap, il diparimento dell’amministrazione penitenziaria, apre definitivamente la strada alla possibilità di concedere colloqui intimi dietro le sbarre. La novità arriva dopo la decisione della Corte Costituzionale, attesa da più di un anno. Si partirà negli istituti di Brescia, Trento, Civitavecchia, Bologna, Secondigliano (Napoli) e Sollicciano (Firenze). Verrà poi ampliato a 32 strutture, con tempistiche differenti.
A usufruire di questo tipo di incontri potranno essere soltanto il coniuge o la persona stabilmente convivente del detenuto, in certi casi anche più di una volta al mese. I numeri dei colloqui potranno sostituire gli stessi di quelli visivi periodicamente concessi e dureranno al massimo due ore, senza la possibilità di chiusura dall’interno. Garantire la privacy di due persone in quei momenti, e contemporaneamente la sicurezza dell’istituto, sarà uno degli aspetti più delicati: la camera degli incontri, arredata con un letto e servizi igienici e senza la possibilità di chiusura dall’interno, sarà sorvegliata soltanto all’esterno dal personale di Polizia penitenziaria adeguatamente equipaggiato per il controllo dei detenuti e delle persone ammesse ai colloqui intimi.
Alberto Stasi la spunta: semilibertà, ecco cosa potrà fare
Semilibertà per Alberto Stasi, il 41enne condannato in via definitiva a 16 anni per l'omicidio della sua ex f...Gli stessi locali saranno ispezionati prima e dopo l’incontro mentre la biancheria necessaria sarà portata al colloquio direttamente dalle persone autorizzate. E ancora: le pulizie e la sanificazione saranno svolte da altri detenuti preposti. Altri dettagli: la priorità sarà data ai detenuti che non hanno permessi premio, né altri benefici penitenziari che consentano di coltivare i rapporti affettivi all’esterno. Inoltre in questo senso saranno privilegiati i detenuti, compresi gli imputati, che a parità di condizioni con altri devono espiare pene più lunghe e che sono in stato di privazione della libertà da più tempo.
Sulla concessione peseranno anche la buona condotta, puntando a valutare anche eventuali motivi di sicurezza che potrebbero portare all’esclusione dalla possibilità di avere gli incontri intimi, così come questo beneficio non sarà accessibile per coloro che sono in regime di 41-bis, per chi viene sorpreso tra le sbarre con sostanze stupefacenti, telefoni cellulari oppure oggetti atti a offendere.