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Porto di Genova, la truffa da 6 milioni: 600 tonnellate di articoli falsi dalla Cina

martedì 8 aprile 2025

2' di lettura

Mattinata intensa al porto di Genova. La Guardia di Finanza e i funzionari dei Reparti Antifrode dell'Agenzia delle Dogane e dei Monopoli di Genova 1 e Genova 2 hanno sottoposto a sequestro più di 200mila articoli tra calzature, portafogli, borse e accessori contraffatti introdotti in contrabbando nell'Unione Europa, oltre a 230 rotoli di tessuto, per un totale di oltre 10.000 metri, destinati alla fabbricazione di capi di abbigliamento falsi.

Le indagini congiunte hanno permesso di smascherare un traffico di merce contraffatta in arrivo dalla Cina, organizzato da un gruppo criminale internazionale e destinato a rifornire diverse ditte italiane, sventando inoltre un meccanismo di concorrenza sleale nei confronti di aziende attive nel settore tessile e della moda. Attraverso l'ispezione delle merci stivate all'interno di 54 container, è stato possibile portare alla luce il carico illecitamente introdotto in Italia, poi distrutto su indicazione del pm che conduce le indagini. La merce sequestrata, per un totale di oltre 600 tonnellate, qualora immessa sul mercato, avrebbe consentito alle organizzazioni criminali coinvolte di ottenere guadagni superiori ai 6 milioni di euro. Il pm ha avviato 20 procedimenti penali nei confronti degli indagati.

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Nelle stesse ore dell'operazione, è approdata questa mattina alle 8.50 al Ponte Doria la nave Humanity 1, dell'organizzazione umanitaria Sos Humanity. L'arrivo è avvenuto sotto scorta delle motovedette della Guardia di Finanza e della capitaneria di port. A bordo si trovavano 88 migranti, tra cui oltre 40 minori, inclusi diversi neonati e bambini piccoli. Alcuni dei passeggeri risultano in condizioni di particolare fragilità, provati dalla lunga permanenza in mare. Come da prassi, le prime operazioni riguardano le visite mediche effettuate a bordo dalla sanità marittima. Solo successivamente inizierà lo sbarco, con l'identificazione e il fotosegnalamento dei migranti.

Sul posto anche la Croce Bianca Genovese, presente per garantire l'assistenza sanitaria e gestire eventuali ricoveri ospedalieri, in coordinamento con il servizio di emergenza 118. La ripartizione dei migranti è ancora in fase di definizione da parte del Ministero dell'Interno. Al momento, si prevede che circa 27 minori non accompagnati vengano trasferiti a Firenze. Le donne in gravidanza e gli eventuali nuclei familiari dovrebbero invece rimanere a Genova, salvo urgenze mediche o necessità di ricongiungimenti. 

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