Stella Rossa, imbrattata la sede? Sfregio ai partigiani ma sono stati i compagni

Vandalizzata la sede dei partigiani? Ma il fascismo questa volta non c'entra...
di Alberto Busaccadomenica 6 aprile 2025
Stella Rossa, imbrattata la sede? Sfregio ai partigiani ma sono stati i compagni
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Imbrattata la stele dei partigiani. Solo che in questo caso non è partita la solita raffica di dichiarazioni sull’allarme fascismo. Il motivo? Semplice: pare proprio che stavolta l’oltraggio alla Resistenza sia stato fatto da alcuni compagni (probabilmente un po’ confusi). E la sinistra istituzionale è rimasta spiazzata...

La storia si svolge a Monte Sole, comune di Marzabotto, dove avvenne una delle stragi più feroci della Seconda guerra mondiale. Qui, oggi, c’è una stele che ricorda la brigata partigiana Stella Rossa. È questa a essere stata vandalizzata con delle scritte fatte con un pennarello nero. E quali sono queste scritte? Richiami al Duce e al fascismo? Svastiche? Croci celtiche? Niente di tutto questo. Al contrario. Leggiamo: “L’imperialismo della Nato e dell’Ue sono complici”, “Il 25 aprile non è una ricorrenza: ora e sempre Resistenza”, “Il nostro futuro non è il capitalismo, noi lottiamo per il socialismo”. Insomma, sembra proprio che lo sfregio ai partigiani sia stato fatto da qualcuno di sinistra, molto di sinistra, tanto di sinistra da considerare “moderati” quelli che si limitano a festeggiare il 25 aprile, perché la guerra contro il fascismo non è finita quel giorno ma deve continuare ancora oggi (almeno, pare di capire che il senso sia questo...).

E ora veniamo alla seconda parte della storia. Che comincia quando le scritte sulla stele vengono scoperte. Chi fa una cosa del genere non ha mai giustificazioni, indipendentemente dalla sua ideologia, ma visto che i responsabili sembrano compagni, tanti progressisti si sono chiusi in un imbarazzato silenzio. Non tutti, però. Andrea De Maria, deputato bolognese del Pd, si è detto «indignato ed amareggiato» per le scritte «che hanno sfregiato la stele». «Che poi», ha aggiunto il parlamentare dem, «chi ha compiuto questo gesto indegno pensi di ispirarsi in qualche modo distorto alla Resistenza, lo rende ancora più inaccettabile, perché viene colpita così la memoria di chi ha combattuto davvero il nazifascismo fino al sacrificio supremo della propria vita. Lo dico avendo avuto l’onore di essere stato sindaco di Marzabotto. Auspico che siano individuati i responsabili».

E in silenzio non è rimasta nemmeno l’Anpi. Che ha avuto parole durissime per i responsabili: «Potremmo scrivere tante cose su questo gesto, l’unica che ci nasce dal cuore è che siete dei codardi. Se imbrattare la Stele della brigata Stella Rossa vi ha fatto sentire dei “veri sovversivi”, bè sappiate che siete solo degli ometti. Se dovete calpestare le terre dei nostri “partigiani” senza portare il rispetto dovuto, restate a casa vostra. In tutti questi anni mai nessuno ha compiuto in questi luoghi un atto tanto vile e insulso... nemmeno i fasci...». E ancora: «Non siete degni di niente nemmeno del nostro disprezzo... Puliremo questo schifo, se volete ripassare vi insegniamo come fare». Altri, va detto, non sono stati così netti. Ad esempio, il Comitato Regionale per le Onoranze ai Caduti di Marzabotto ha fatto un comunicato piuttosto vago: «Il cippo in questione è stato eretto dai partigiani della Stella Rossa nel 1953 e nel corso dei decenni ha attirato l’interesse di diversi vandali.

Ad 80 anni dagli eccidi di Monte Sole atti come questi ci fanno capire quanto fare memoria sia più attuale che mai. Oggi come ieri, Monte Sole è un posto che va preservato e raccontato, per evitare che si scada anche in azioni come queste». Manca qualcosa? Sì, la matrice. Matrice sulla quale non si è soffermato troppo, su Repubblica, nemmeno Paolo Berizzi. Il quale si è limitato a osservare: «Il lato curioso della vicenda è che le scritte sulla stele sembrano ispirate dalla sinistra extraparlamentare e più radicale». Già, curioso... almeno, tra silenzi, imbarazzi e sfoghi, nessuno (per ora) ha detto che i responsabili sono “sedicenti” compagni...