Sull'omicidio di Chiara Poggi, il delitto di Garlasco avvenuto 2007, emergono nuovi sviluppi legati a un'ampia attività investigativa richiesta dai pubblici ministeri. Al centro del nuovo filone c'è Andrea Sempio, l'indagato, e soprattutto il confronto tra il suo Dna e quello trovato sotto le unghie della ragazza uccisa. A questo si aggiungono una serie di esami genetici su numerosi reperti, alcuni dei quali finora mai sottoposti ad analisi. Questo pacchetto di accertamenti rientra nella richiesta di incidente probatorio avanzata alla giudice per le indagini preliminari di Pavia, Daniela Garlaschelli.
E ora, cosa può accadere? Una risposta a cui ha provato a dare risposta Roberta Bruzzone, la celebre criminologa che era ospite in collegamento ad Ore 14, il programma condotto da Milo Infante. Secondo la Bruzzone, la ricerca riguarderà i reperti inseriti nell'incidente probatorio ed è una ricerca abbastanza ad ampio spettro - ha premesso -. Questo non mi fa essere particolarmente convinta dell'ipotesi investigativa alla base perché altrimenti avrebbero fatto richieste più specifiche, ma questo, ripeto, lo vedremo", ha dichiarato.
La criminologa ha poi rimarcato come molti dei reperti ora oggetto di attenzione "non sono mai stati ritenuti contestuali, in qualche modo coerenti con la dinamica dell'aggressione". Tuttavia, ha posto l’accento su un elemento che potrebbe rivelarsi significativo e che fino ad ora, al contrario, è stato poco considerato. "C'è, però, un aspetto che forse stiamo trascurando, che potrebbe essere interessante", ha proseguito la Bruzzone riferendosi alla "riunione di fascicoli a carico di Sempio".
Andrea Sempio, via libera del gip: "Il 9 aprile" è la data X
Via libera dal gip di Pavia al maxi incidente probatorio nelle nuove indagini su Andrea Sempio per l'...Un passaggio, questo, che lascia aperti diversi interrogativi sulle strategie della procura. L'esperta ha infatti aggiunto, entrando nel dettaglio: "Non è chiaro quale sia il tipo di imputazione su cui stanno indagando parallelamente e quali siano le ragioni che hanno portato a unire i due fascicoli, che è una decisione che i magistrati prendono ove vi siano elementi interessanti su entrambe le posizioni". Un accorpamento che, secondo lei, "ha consentito di acquisire tutta la corposa attività di intercettazione che l'ha riguardato sull'altro fascicolo di cui non conosciamo granché", ha concluso Bruzzone. Insomma, gli sviluppi della vicenda potrebbero rivelarsi sorprendenti.